14 maggio, 2010

Vengo a prenderti stasera, sulla mia auto blu … popi popi …

Chissà quanti di voi ricordano il ritornello di questa canzone del ’68 del grande Gaber.
A me risuona in testa da un bel pò e, senza che il grande Giorgio me ne voglia, mi sono permesso di modificare una parola per adattarla ad un argomento piuttosto spinoso, di quelli che, diciamoci la verità, fanno girare le palle!
Ho letto poco tempo fa che in Italia le auto blu sono oltre 600.000
Quanto? 60.000 vorrai dire!
No no sono proprio oltre 600.000, roba che se le metti in fila una dietro l’altra copri la distanza che c’è da Palermo a Copenaghen!
Secondo le proiezioni di KRLS Network of Business Ethics per conto di Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani - nel primo trimestre del 2010 le auto blu sono cresciute dello 0,6% raggiungendo il tetto record di 629.120 unità.
Basti pensare che in Italia le auto blu sono usate da Stato, Regioni, Province, Comuni, Municipalità, Asl, Comunità montane, Enti pubblici, Enti pubblici non economici, Società misto pubblico-private e Società per azioni a totale partecipazione pubblica.
In Sicilia poi peggio ancora, infatti da noi viene data l’auto blu perfino ai Presidenti delle circoscrizioni comunali!
Ovviamente queste auto non sono possedute tutte a titolo di proprietà, ma anche in leasing a medio e lungo termine.
Purtroppo bisogna ammettere che quando si parla di auto blu la linea che separa il qualunquismo dalla sincera e ragionata indignazione è molto sottile.
Ma questa paura di essere tacciato di qualunquismo mi è passata ex abrupto quando su internet ho trovato la classifica dei paesi che utilizzano le "auto blu".
Non sono per niente fiero di comunicarvi che siamo i primi al mondo!
Con appunto quasi 630.000 unità, ma sono ancor meno fiero di comunicarvi che non rischiamo affatto di perdere questo pessimo primato, poiché al secondo posto ci sono gli U.S.A. con sole 72.000 unità!
Avete letto bene, nelle nostre strade circolano ben 558.000 auto blu in più rispetto alle strade a stelle e strisce.
Seguono la Francia con 61.000, Regno Unito con 55.000, Germania con 54.000, Turchia con 51.000, Spagna con 42.000, Giappone, con 30.000, Grecia con 29.000 e Portogallo con 22.000.
Adesso pare che qualcosa di positivo si stia muovendo. L’energumeno nano (termine di d’alemiana memoria) avrebbe nel mirino proprio le auto blu.
L’idea, che non pare malvagia, prevede di tagliare i costi di questo gigantesco parco auto introducendo il Car sharing, una sorta di condivisione dell’auto blu da parte diverse amministrazioni che permetterebbe di tagliare i costi di utilizzo dei mezzi in questione.
Chissà se il “grande ministro” riuscirà a mettere ordine in questo buco nero che ingoia denaro pubblico, denaro che, giova sempre ricordarlo, proviene dai contribuenti che ogni anno pagano le tasse.
A Palermo addirittura si è fatto di meglio, sembra incredibile ma è così: il consiglio comunale ieri ha approvato all’unanimità, con 41 voti favorevoli su 41, l’azzeramento in un sol colpo di oltre venti auto blu che fino ad ieri venivano utilizzate dagli assessori, dai capi di gabinetto e da alcuni dirigenti di Palazzo delle Aquile. Tale delibera lascia l’auto di rappresentanza solo al signor sindaco, al presidente del consiglio comunale e alle otto commissioni, ma in quest’ultimo caso solo su richiesta motivata.
Il risparmio stimato per le casse comunali sarà di circa 250 mila euro annui.
Fumo negli occhi o lampi di oculata gestione del denaro pubblico? Ai posteri l’ardua sentenza.

Gigra

1 commento:

  1. la butto lì così...tutto queste auto blu...serviranno ai moltissimi, fin troppi politici piccoli moralmente come PUFFI????

    RispondiElimina

Archivio blog

Cerca nel blog