Perché ci dovresti aiutare?
Perché mai dovresti di nuovo compiere il miracolo…. E poi quale? Quale tra i tanti richiesti o immaginabili? Nel 1624 fu più facile, era male fisico, erano tumori violacei sulla pelle intatta dei tuoi concittadini, di quanti con la preghiera credettero ancor prima di guarire.
Quest’anno come negli ultimi 3 o 4 anni… Non ricordo… Il comunicato stampa che annuncia il Festino evidenzia le seguenti parole: emergenza, rigore, spirito devozionale, contenere, ristrettezza economica, condizioni particolari, edizione meno suntuosa… ecc…
Mi stancai Rosalia… Mi stancai di sti fissarie!!! Ma che miraculu c’avissi a fari a gente così? T’ammuntuvano solo come caprio espriatorio.
Si nascondono con strascichi di rose, quasi il loro olezzo non giungesse aspro alle nari di noi tutti… Abbanniano in segno di devota esultanza il tuo sacro nome, ma di quel nome dolcissimo abbiamo perso l’odore e la grazia. La grazia… La stessa grazia che ora ti chiediamo, per nascondere tumori per più radicati e putrescenti pustole che giorno dopo giono portiamo con indifferenza.
Ieri sera il teatro siciliano, palermitano per lo più, si è riunito a Villa Pantelleria per la “Notte di Palermo”: notte scura in cui far luce con risate su vizi e difetti del palermitano e del siciliano in generale. riso amaro di chi guardandosi allo specchio sa già che chiedere non è più un suo diritto… ridiamo di noi, ma vorremmo ridere di altri. Comunque quella di ieri è stata una bella serata: nessun compenso da capogiro immagino, solo artisti che, anche improvvisando una scaletta qua e là traballante, hanno animato la notte di Palermo, la notte che precede la processione della Santuzza. E mi ritornano in mente rigore e ristrettezza economica… Imparare dalla storia si può ancora, conoscere ad esempio Matteo Bonello, il cacciatore a cui apparì la Santa e il diarista della peste. Imparare si può ancora, ma si deve avere il coraggio di ricordare e di leggere. Ad alta voce.
Stasera, nel rigore, andrò all’appuntamento delle 21punto30 alla Cattedrale. Mi guarderò stu bello Fistino, non temete, nel rigore, nella ristrettezza economica… E nei giochi di fuoco, come suggeriva Salvo Piparo ieri sera, sentirò il susseguirsi di botti masculi, botti che sono pugni alla dignità di un popolo che pi n’anticchia di calia e un poco di semenza, per un granfo di pulpu e un sucari di babbaluci, si fa convinta che, a causa della peste contagiata da chi ci governa, debba senza alternative morire al posto loro…
SBIGGHIAMUNNI!! SVEGLIAMOCI PALERMITANI. SVEGLIATI PALERMO.
Dipinto del Velasquez (XVIII sec d.C.)
Alla serata di ieri, per onor di cronaca, erano presenti davvero tanti artisti siciliani: Tony Sperandeo, Paride Benassai, Gino Carista, Giacomo Civiletti, Toti Basso, Ivan Fiore, Sergio Vespertino, Ernesto Maria Ponte, Marcello Mandreucci, Salvo Piparo, Raffaele Sabato, Stefano Piazza, Gero Guagliardo, Mario, Lavinia e Daniela Pupella e gli allievi della scuola di Teatro del Parco di Villa Pantelleria. Mi scuseranno, comunque, se non avrò riportato tutti i nomi...
Elisabetta Costantino
C'erano tutti per la festa della santuzza. Tutto ormai era pronto...
RispondiEliminaMancavi solo tu, cara Palermo mia...
concordo a pieno. nulla da aggiungere peppe!!!!
RispondiEliminai migliori investigatori al mondo, ormai la cercano da tempo. da tanto tempo. l'indagine continua, ma dalle ultime apprese, se ne ricava, che gli stessi investigatori ... brancolano nel buio.
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