
Io che so quale personaggio Disney sono e sono quasi sempre il Genio di Aladino
Io che "a cosa pensi" e te lo dico solo perchè sei tu a chidermelo
Io che fa cool dire: c'ho già più di 150 amici
Io che do la mia amicizia che è un prio...E la do solo lì
Io che faccio la guerra tra bande ma sono pacifista nella vita, è solo un gioco
Io che mi sono iscritta al gruppo di chi la pensa in questo e in quell'altro modo, ma non mi sfiora neanche l'idea di avere una tessera di partito
Io che dico "mi piace" e sento di aver adempiuto ad un mio diritto e sacrosanto dovere
Io che cerco il mio caro/a compagno/a di liceo e invece al liceo lo/la odiavo
Io che abbiamo 10 amici in comune ma un progetto comune non lo avremo mai
Io che commento in modo immediato le cose che accadono agli altri perchè è comodo, siamo tra amici e una opinione mia forse non l'ho mai veramente detta
Io che ti dico quale sono le mie attività recenti perchè di attività recentemente non ne ho fatte davvero
Noi tutti che deleghiamo pensieri, parole, gesti, ad un contenitore perchè scopriamo che è più facile vivere dentro il contenitore che fuori.
Noi che è veramente difficile confrontarci con gli altri al di fuori di fb perchè gli altri fuori potrebbero giudicarci.
Noi che facciamo comunicazione ma non stiamo comunicando.
Noi che abbiamo scritto il NOSTRO PENSIERO QUOTIDIANO e forse ancora non sappiamo che quel pensiero sta SCRIVENDO NOI.
elisabetta costantino
foto "gossip" di david la chapelle
october cara,
RispondiEliminail tuo pezzo è acido, forte. fa riflettere. raschia e colpisce. il tuo è un graffio che sento un pò come mio. è vero in "quel mondo" c'è un pò di tutto: solitudini, indifferenze, narcisismi, retorica estrema, strategia d'acchiappo, qualunquismo bieco, ma ne converrai, lì sono anche giovani sogni e voci fuori dal coro, voglia di gridare e protestare, di dar visibilità a quelle terre di mezzo altrimenti sommerse. là è anche ipocrisia,leggerezza, disimpegno,estremo marketing pubblicitario, gretto provincialismo, ma anche denuncia e le consuete sinfonie dei soliti straordinari "quattro arrabbiati". là quindi è anche, e spero che me lo passerai, semplice democrazia. ma è solo la mia semplice opinione. e complimenti per il tuo energico graffio...
te lo concedo...e non c'è neanche il bisogno di scriverlo. Ma ad un certo punto si sente il bisogno di puntualizzare e di andare in "direzione ostinata e contraria" come diceva Fabrizio. La democrazia è in noi. Sempre e comunque e gli altri sono solo mezzi. E come tali devono essere continuati a trattare.
RispondiEliminaGrazie a te le mie unghia sono più affilate e hanno un graffio un pò più bello.
october cara,
RispondiEliminaanche nella replica "quel graffio". non posso che essere d'accordo con te, nonostante la mia visione forse più determinista ed incrementale. comunque il tuo pezzo inchioda e segna punti.
spero al prossimo graffio
società..tà..tà..tà...tà...tà
RispondiEliminala parola stessa sembra richiamare il suono d'un'arma...
il problema è che un'arma ha bisono di un cervello che la manovri,
di qualcuno che abbia voglia di agire, nel bene o nel male.
Ed è forse proprio questo che manca alla nostra super glitterata e
"figliadunrealityqualsiasibatechesiareality"...società!
emettiamo un casino di suoni, vibrazioni e quanta'altro,
strumenti sempre nuovi emettono melodie sempre più "al passo",
ma i contenuti sembrano sempre sfuggire, come se l'attenzione
alla forma delle cose sia sempre più mportante delle cose stesse.
forse adesso le parole servono soltanto a prendere tempo in maniera confusa,
tempo per pensare a come fare ad identificare ciò che siamo
diventati... annoiati e banali... fermi ma in forma...
tristi ma su "faceboom" vediamo chi c'è,
senza voce col maldigola ma c'è "ilmiomessenger" pieno di faccine buffe...
senza lavoro aspettando una chiamata... per cosa non si sa, basta che sia sottocasa...
senza stimoli nella vita, ma quello della mattina, quello non ci manca...
con tre telefonini per comunicare... cosa poco importa...
pieni di trentaelode...di bei libretti...pieni di grandi numeri...
siamo un mucchio di ottime idee che non riesce ad esplodere...
siamo ciò che i nostri predecessori non volevano essere"...
Ma che ci hanno insegnato ad essere!
caro andy,
RispondiEliminacome potrei darti torto? immagino che tu faccia riferimento ad una di quelle ciberorganizzazioni o ad uno di quei sistemi umani che basano la propria esistenza su regole mercantili e leggi meccanicistiche. una di quelle società che basano il valore dell'essere sul senso dell'irrefrenabile e dell'inamovibile: il prodotto innesca caos e non senso. è probabile che ti riferisci a ciò che oggi entra, e a forza, nelle nostre case e fra le nostre esistenze. tutto è veloce. tutto si gioca sull'eludere e l'effetto. sulla rimozione moltiplicante. sull'oblio dei processi. sull'esasperazione dei modelli materialistici. sull'usa e getti. sul fare. sul potere e sul possesso ad ogni costo. sulla morte di Dio. sul rifiuto degli eroi: dal Chè al Cristo, da Leonida al Subcomandante. come direbbe il mio amico jean c. rizzo: un casino totale. si andy... hai ragione. ma ora tocca a noi!
ciao a tutti!andy, october, che conosco molto bene, ciao pure a te Vito, che anche se non ti conosco di persona e come se già ci conoscessimo un pò, visto che mi parlano molto di te!
RispondiEliminaEntro in punta di piedi perchè ritengo che october abbia centrato in pieno un discorso che più attuale non si può e che dietro la banalità nasconde mille discusioni.
Io però, come ha scritto andy, non mi fermerei solo a facebook (anche se è quello più usato e sponsorizzato) ma allargherei il discorso a tutti quei social network che ormai invadono le nostre case, le nostre giornate, le nostre vite.
Il punto non è tanto questo, ma la cosa che più mi preoccupa è che dietro un account o un nickname, troppo spesso si nascondono persone ma sopratutto ragazzi privi di tutto. E questa è la cosa più grave!
Ragazzi che passano ore e ore davanti un pc in modo assolutamente passivo, aspettando chissà cosa...ragazzi che usano questo mezzo perchè fuori non sono capaci di scambiare una parola, ammenochè non siano, per loro stessa ammissione, completamente "finiti".. ragazzi che "devono" uniformarsi alla massa altrimenti sono "fuori", sono derisi.
La dipendenza da questi strumenti fa paura, non passa giorno che non ci si colleghi con quel mondo virtuale che li fa sentire parte attiva di questo mondo...ma attivo in cosa, attivo dove, attivo quando, ma sappiamo cosa vuol dire attivo?
Andy ha fatto centro, la società!!!La società in cui viviamo, o sopravviviamo, o facciamo finta di vivere, è estremamente dannosa, siamo quasi spacciati, siamo quasi senza via d'uscita. Corruzione, immobilismo, cultura zero, voglia di fare neanche a parlarne, senza stimoli, perennemente annoiati.. ragazzi per chi non ha una forte personalità riuscire a non farsi inghiottire da queste sabbie mobili è veramente difficile.
Messanger, facebook, windows live.. e chi più ne ha più ne metta, sono quella maschera dietro cui nascondersi e senza la quale non si riesce più a far nulla!
Ecco la maschera. Ma chi sta dietro quella maschera? Non facciamo diventare questi strumenti come se fossero dei mostri che mangiano persone, se non ci fosse stato fb ci sarebbe stata sicuramente qualche altra cosa, dobbiamo forse capire che dare la colpa a questi strumenti è troppo semplice e riduttivo e una scappatoia per giustificare molte cose.
Come ha detto benissimo Vito, dietro queste maschere ci sono anche ragazzi capaci, ragazzi con voglia di fare, ragazzi che si ribellano, ragazzi che hanno voglia di emergere... e per questo, e in questo senso, anche io faccio parte di questo mondo virtuale. Alla fine tocca a noi "gestire" e saper "giudare" la macchina infernale....
dario
capire il giocattolo... comprendere la forza d'impatto... illuminare le zone d'ombra... aggredire le strategie occulte... creare spazi di democrazia dilagante... modificare assetti di pensiero... e alla fine creare vere agorà di pubblico dominio. tra i fondamentali, caro Dario, sei tu e la tua forza.
RispondiEliminagrazie per il tuo contributo e grazie per aver scelto di condividere questo modesto libero spazio.... spero sentirti presto.
Una piccola soddisfazione per aver sollevato la questione...bene.
RispondiEliminaDario il mio non era un attacco a facebook in quanto tale, in quanto tecnologia applicata all'intelligenza umana, ma appunto come dici tu a facebook quando diventa sovrastruttura del nostro essere. Ma potrei parlare di messenger o di altro. Forse la parola che mi da più fastidio è quel "social" accanto a network...E invece mi convince sempre di più il network, il senso della rete che dopo finisce per catturarti, seguendo il doppio senso della parola.
Possibile pure che l'assenza di sostanza nei giovani, nelle persone sia l'alter ego di fb e co. ma per indole sono e resto utopista convinta e in qualche modo speranzosa di dimostrare che forse le idee e le speranze ci sono, ma vengono come sopite da tecnologie che assecondano la nostra passività e il nostro sentirci ATOMI in un universo incompreso e incomprensibile. Non c'è nulla di sociale e niente che ricordi la società nella pagina del tuo profilo o nei contatti che scambi con gli altri, anzi è piuttosto un gioco di rimandi e citazioni da altro, quell'altro che non si è vissuto perchè è stato già vissuto da un altro clic e da un altro utente. E allora mi accanisco perchè sento il pericolo dell'assuefazione, del non schierarsi, dell'ignavia (dante li metteva nell'inferno, ricordiamocelo) e mi fa paura. Spazio dunque alla discussioni articolate, complicate, reticolate e non irretite, anche virtuali, ma espressioni di prese di posizione, di urla, di sdegno, di risa...Di tutto ciò che ci rende umani.
le idee e le speranze ci sono....da queste parole vorrei ripartire!!
RispondiEliminaanche io ne sono pienamente convinto, e rispetto a te, october, intravedo in questo mondo virtuale, una rete importante per conoscerci ed espandere le nostre idee, anche a km di distanza, anche tra nord e sud, anche tra l'italia e il resto del mondo...
Il problema rimane sempre lo stesso, l'uso che ne facciamo!!
non penso che questi strumenti possano appiattirci, possano sopire le nostre idee., penso invece, possono aiutarci a condividerle con altri, che magari neanche conosciamo o persone di cui conosciamo solo alcuni aspetti e non altri...in questo il termine social viene visto come sociale...come un gran contenitore in cui la maggior parte, se non quasi tutti, galleggiano....ma se riuscissimo a far capire l'importanza che nella vita non basta galleggiare ma prendere posizioni, urlare, ridere, incazzarsi, proporre, rispettare, crescere... in poche parole essere UMANI....saremmo proprio a buon punto e la società ne trarrebbe di sicuro un gran profitto!
dario
io perdo solo tempo... ciao october
RispondiEliminaphotovoltic woman :-)
Cara photovoltic woman....cazzo che nome...! e così ci hai messo a posto tutti...con i nostri bla bla bla...Finalmente una che non vede in fb il messia...o lo spazio sociale di cui tanto si parla. E ci vuole anche coraggio, il coraggio dello zero nell'affermare che non ci sono doppi sensi o messaggi simbolici, ma soltanto il piacere di perdere tempo...
RispondiEliminaE nonostante la mia opinione non cambi, rendo l'onore delle armi a chi mi ricorda di non eccedere con le seghe mentali.
Grazie, spero ci seguirai ancora!!
sono una facebookkiana... uso facebook perché non voglio fare come mia nonna che spegne la tv perché dice "la odio..da solo cattive notizie", ma vorrei fare, invece, come mio nonno, che guarda per un pugno di libri, e poi mi chiede se abbiamo quel libro o quell'altro, che vorrebbe tanto leggerlo...
RispondiEliminaecco come vedo fb, come avete già detto un po’ tutti...uno strumento che rientra, più o meno a pieno titolo, nella categoria "strumenti di comunicazione". per me, è come la tv...non è il mondo, è solo uno spaccato..una finestra da cui guardo fuori e vedo passare quello che davanti a quella finestra, la mia, passa ....sarò io a decidere quando aprire quella finestra (come accendere la tv) e, consapevolmente o no, cosa potrà entrare a casa mia e cosa potrà restare oppure no. io ci vedo lo stesso meccanismo della tv...una scelta di canali, di programmi...che non abbiamo creato noi ma che possono emozionarci, farci ridere e sorridere, passare o perdere il tempo, divertire, conoscere, informare, pregare, riflettere, arrabbiare, indignare o lasciare completamente indifferente. Inoltre, su fb, abbiamo forse l’illusione o forse l’occasione, di creare noi il nostro programma, senza sforzi e senza pretese… l’occasione di regalare qualcosa agli altri a prescindere dal legame affettivo che possiamo avere con essi e nello stesso tempo di ricevere noi qualcosa da qualche persona, seppur lontana dalla nostra quotidianità... quindi nn possiamo accanirci contro lo strumento, piuttosto vediamolo come una lente per scoprire le 'bellezze', altrimenti nascoste, e le debolezze o richieste di aiuto, altrimenti mute....sono convinta che una persona particolarmente debole se non troverà rifugio in qst social network, lo troverà in qualsiasi altra forma di comunicazione tecnologica ...un programma in tv, un altro aggeggio delle rete o in un videogioco....quando la tecnologia diventa alienazione
benvenuta photovoltic woman,
RispondiEliminaspero possa "vederti" ancora fra le righe di Z184... soprattutto "sentire" le tue idee e metterle al confronto, là dove volessi far da innesco ad un partecipato scambio.
"l’occasione di regalare qualcosa agli altri a prescindere dal legame affettivo che possiamo avere con essi e nello stesso tempo di ricevere noi qualcosa da qualche persona, seppur lontana dalla nostra quotidianità..."
RispondiEliminaBene sono contenta, ciupy....che abbia capito lo scopo del blog...questo come degli altri, come emerge dalle tue parole.
Io personalmente ho ricevuto tantissimo e in parte, anche grazie a voi, ho smussato le unghie sul tema. Anche se continuo con forza a credere che fb millanti quel "SOCIAL" di cui va fiero. Come dici tu, nè fb nè la tv sono utili in sè ma per l'effetto vetrina che racchiudono. Magari modificato e spurgato da certi toni del tipo "volemose tutti bene", ci siamo scambiati l'amicizia su fb....forse forse
c'è chi non c'è: per fortuna!
RispondiEliminaIo... non c'è.
;-)