Ho sempre pensato che la questione della “monnezza” avesse un qualche, neppur recondito, legame con la perdita del senso della Bellezza. Un fatto assai triste, a pensarci, che fa venire voglia di scappare da terre che pur conservano con orgoglio le vestigia del loro antico e recente splendore. Un fatto che fa rabbia, anche, se penso all’arroganza ignorante dei tanti colpevoli, indegni di portare il nome di uomini, ridotti alla stregua di bestie, sensibili solo al loro basso istinto. È di questi giorni la cronaca della grave situazione a Terzigno e Boscoreale, è di questi anni lo scempio furioso dei nostri territori campani. Bellezza ferita, stuprata, scippata. Sappiamo ormai a memoria di chi siano le colpe, giornalisti, scrittori, videomaker hanno documentato e portato a conoscenza i meccanismi e i giochi di potere di chi ha avuto il suo sporco interesse a devastare i suoli, a distruggere l’ecosistema. Mentre gli uni rovinano, gli altri (che appartengono alla stessa grande famiglia) fanno finta di cercare soluzioni, ben sapendo, e
questa è la loro colpa, che non è di quello di cui parlano che si tratta. Non serve a restituire la Bellezza e la Dignità a una terra aprirvi una discarica, costruire termovalorizzatori, soluzioni e tecnologie inquinanti che rispondono solo agli interessi di potenti lobby economiche che tirano per le orecchie i nostri nanetti e commedianti al governo. Tutta una farsa, nessuna reale volontà di recuperare e restituire. Sappiamo tutti, o tutti dovremmo sapere, che esistono soluzioni realmente rispettose dell’ambiente e della sua bellezza. Si chiamano Rifiuti zero e Raccolta differenziata. Perché i nostri omini si ostinano a non incentivare tali nobili pratiche? Forse che non conviene perché fa solo gli interessi della gente comune. E allora, si torna al punto di partenza. Dice Immanuel Kant : “Bellezza è ciò che è capace di eccitare e tendere in maniera armoniosa le nostre forze spirituali”, Stendhal parla di “promessa di felicità”, Benedetto Croce di “ciò che produce uno stato d’animo libero da ogni interesse pratico o logico”. Dov’è oggi la Bellezza? Quando guardo le strade piene di immondizia, i giardini incolti e sporchi, gli eleganti edifici storici con ai piedi cumuli di immondizia, quando sento parlare di mozzarelle alla diossina, di falde acquifere inquinate, rifletto con tristezza sul fatto che a nessuno interessi più la Bellezza, e non ne faccio una questione (solo) estetica. Siamo capaci di soffocare un’aspirazione dell’animo, che è universale, per inseguire più volgari scopi, abitudini, inclinazioni. La mia considerazione del problema è ampia, e riguarda chi prende le decisioni, chi le esegue, chi obbedisce. Nessuna differenza tra gli attori, la perdita di senso dell’armonia e dell’ eleganza riguarda tutti, la mancanza di rispetto per un ambiente che è a noi preesistente e che ci accoglie e ci nutre, è pressoché totale, al di là delle differenze di ruolo e responsabilità.
questa è la loro colpa, che non è di quello di cui parlano che si tratta. Non serve a restituire la Bellezza e la Dignità a una terra aprirvi una discarica, costruire termovalorizzatori, soluzioni e tecnologie inquinanti che rispondono solo agli interessi di potenti lobby economiche che tirano per le orecchie i nostri nanetti e commedianti al governo. Tutta una farsa, nessuna reale volontà di recuperare e restituire. Sappiamo tutti, o tutti dovremmo sapere, che esistono soluzioni realmente rispettose dell’ambiente e della sua bellezza. Si chiamano Rifiuti zero e Raccolta differenziata. Perché i nostri omini si ostinano a non incentivare tali nobili pratiche? Forse che non conviene perché fa solo gli interessi della gente comune. E allora, si torna al punto di partenza. Dice Immanuel Kant : “Bellezza è ciò che è capace di eccitare e tendere in maniera armoniosa le nostre forze spirituali”, Stendhal parla di “promessa di felicità”, Benedetto Croce di “ciò che produce uno stato d’animo libero da ogni interesse pratico o logico”. Dov’è oggi la Bellezza? Quando guardo le strade piene di immondizia, i giardini incolti e sporchi, gli eleganti edifici storici con ai piedi cumuli di immondizia, quando sento parlare di mozzarelle alla diossina, di falde acquifere inquinate, rifletto con tristezza sul fatto che a nessuno interessi più la Bellezza, e non ne faccio una questione (solo) estetica. Siamo capaci di soffocare un’aspirazione dell’animo, che è universale, per inseguire più volgari scopi, abitudini, inclinazioni. La mia considerazione del problema è ampia, e riguarda chi prende le decisioni, chi le esegue, chi obbedisce. Nessuna differenza tra gli attori, la perdita di senso dell’armonia e dell’ eleganza riguarda tutti, la mancanza di rispetto per un ambiente che è a noi preesistente e che ci accoglie e ci nutre, è pressoché totale, al di là delle differenze di ruolo e responsabilità.
Concetta Celotto
Foto "Trash on tv" di Andrea De Luca
in questi giorni, di nuovo, per l’ennesima volta, anche la mia bagheria accetta come elementi di arredo urbano cumuli di mondizia qua e là…lungo i marciapiedi, agli angoli...davanti le nostre ville settecentesche che tanto ci invidiano. non è indiferrente…dico proprio accetta...li vediamo quei sacchetti puzzolenti, ne sentiamo la puzza…ma sembra che debbano stare lì. Forse è solo una trovata artistica, come quella che ho visto a plaza de oriente tra le tante installazioni pensate per la notte bianca madrilena; forse sarà così e non lo sapevo…
RispondiEliminala bellezza di cui parli, le definizioni di Kant Stendhal e Croce, mi fanno pensare ad un'idea di bellezza affine al concetto dell'amore...proprio l’amore verso quest’ambiente che ci accoglie e ci nutre è quello che manca. L’ambiente è vittima della nostra mancanza d’amore e del senso della bellezza, nel senso più semplice del termine come bella può essere una strada luminosa e pulita. Non so spiegarmi come sia possibile che noi uomini siamo in grado di creare tanto quanto siamo capaci di distruggere…siamo in grado di provare sentimenti grandi come l’amore tanto quanto siamo capaci di non riconoscere la bellezza. Proprio per la nostra stessa natura, animata continuamente da opposti, siamo chiamati ad essere tutti responsabili e a scegliere…anche se purtroppo, spesso, anzi sempre ci ritroviamo colpevoli.
Si, la Bellezza come Amore, è proprio ciò che volevo intendere. Anche io non riesco proprio a comprendere come i sentimenti e le capacità umane possano saltare dalla sublime creazione alla più misera distruzione e la cosa triste è che il male compiuto sembra essere più incisivo del bene, che pur esiste e vien fatto.
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