I paesaggi primaverili delle campagne francesi fanno da sfondo alle atmosfere noir di “Primavera in Borgogna”, romanzo di esordio di Luca Terenzoni.

Quella mattina Francesco aveva deciso di uscire di casa di buonora per recarsi a San Gimignano.
Aveva avuto fin da piccolo una predilezione particolare per questo piccolo comune della provincia di Siena, quasi interamente racchiuso nelle mura duecentesche.
Inoltre la campagna toscana aveva sempre avuto il potere di infondere in lui un senso di pace e tranquillità.
Pace e tranquillità erano proprio quello di cui aveva bisogno in quei giorni: stava infatti passando uno dei periodi peggiori della sua vita.
Sentiva di non avere più punti di riferimento, un obiettivo da perseguire.”
In “Primavera in Borgogna”, Francesco, direttore amministrativo di un’azienda della provincia di Lucca, pur avendo raggiunto importanti traguardi sia in campo privato che professionale, si ritrova alla soglia dei 40 anni a mettere nuovamente tutto quanto in discussione, a seguito della rottura del suo fidanzamento a solo pochi mesi dal giorno del matrimonio.
In modo del tutto inaspettato, l’occasione per poter ripartire da zero gli si presenta una
mattina di primavera, mentre sta passeggiando all’interno delle mura di San Gimignano, in Toscana.
mattina di primavera, mentre sta passeggiando all’interno delle mura di San Gimignano, in Toscana.
E’ qui che incontra il Sig. Jean-Marc Robin, un imprenditore francese del settore del vino, il quale, poco dopo aver conosciuto Francesco, gli propone di andare a lavorare nella sua azienda vinicola in Borgogna. Dopo aver valutato attentamente la proposta, Francesco decide di trasferirsi in Francia con l’intenzione di dare un indirizzo totalmente diverso alla propria vita, ma soprattutto con la convinzione che non rimarrà mai più coinvolto in una relazione sentimentale stabile.
Però dopo l’incontro con Ludivine, la sua nuova collega, figura affascinante ma al tempo stesso complessa, le cose saranno tutt’altro che semplici per lui.
Inoltre, da un passato solo in apparenza lontano e dimenticato, inizieranno a riemergere lentamente gli inquietanti dettagli di un fatto di cronaca nera, che vede coinvolti sia Ludivine che il Sig. Robin.
In una serie di colpi di scena, la Borgogna, con la tranquillità generata dai colori primaverili dei suoi paesaggi, fa da sfondo e da contrasto, all’inquietudine di Francesco, il quale, per ritrovare la pace della sua mente arriverà a mettersi pericolosamente in gioco, riuscendo però alla fine a ricollocare nel giusto ordine i vari pezzi del puzzle.
molto interessante davvero.
RispondiEliminaguido
Ho acquistato “Primavera in Borgogna” dell’esordiente Luca Terenzoni, perché oltre a essere un grande appassionato della Francia, sono stato incuriosito dalla trama del romanzo, dopo averne letto la presentazione su diversi siti internet.
RispondiEliminaPosso innanzitutto dire di essere arrivato in fondo all’ultima pagina senza quasi essermene accorto.
Lo stile infatti è molto scorrevole.
Le accurate descrizioni delle campagne e dei vigneti della Borgogna, in cui l’autore si è prodigato, mi hanno dato più volte la sensazione di trovarmi nei luoghi da lui stesso descritti.
Per quanto riguarda le figure dei singoli personaggi sono state a mio avviso tratteggiate molto accuratamente.
Oltre al protagonista, Francesco, anche gli altri personaggi hanno un loro spessore, ma soprattutto una storia nascosta, che l’autore ci porta pagina dopo pagina a scoprire.
La trama, intrigante, ha continui rimandi al passato.
Ruota intorno a un fatto di cronaca nera avvenuto molti anni prima che riguarda sia Ludivine, la nuova collega di Francesco, sia il Signor Robin, il suo datore di lavoro.
Alla fine del romanzo i vari elementi della storia andranno comunque a incastrarsi perfettamente tra loro, in quanto Francesco riuscirà a fare luce sul mistero nel quale, suo malgrado, si è trovato coinvolto.
Arrivato in Borgogna Francesco si trova infatti di fronte a una realtà cupa che, come lui stesso avrà modo di constatare, non ha nulla a che vedere con le tonalità pastello del paesaggio circostante.
Dal momento che la trama di “Primavera in Borgogna” mi ha coinvolto totalmente, avrei desiderato non averlo “bruciato” così rapidamente.
Letto un capitolo, avevo subito voglia di leggere il successivo.
Anche per merito dello stile scorrevole, sono arrivato all’ultima pagina ( forse )troppo presto.
Forse un più elevato livello di suspence avrebbe giovato a “Primavera in Borgogna”, che mi sento comunque di consigliare, per una lettura gradevole alla portata di tutti, a coloro che, come me, amano i paesaggi francesi, scoprire aspetti nascosti nelle storie e immedesimarsi negli stati d’animo dei vari personaggi.
Per leggere alcune recensioni ed estratti da "Primavera in Borgogna", vedere le foto dei luoghi del romanzo, vorrei segnalare l'omonimo blog: www.primaverainborgogna.blogspot.com .
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