04 dicembre, 2010

Musica da vedere:OK GO

Ormai da tanti anni siamo abituati alla musica da vedere, perciò quale migliore occasione per regalarsi minuti di autentica leggerezza, ironia, ingegno e simpatia: OK GO.
Gli OK GO si formano nel 2001 a Chicago: nonostante avessero all’attivo solo poche canzoni, cominciano a riscuotere successo tra piccoli concerti e incisioni di mini cd, finchè vengono notati e contesi dalle major.
Ma il grande successo viene raggiunto grazie ai loro video virali, bizzarri e stravaganti, diffusi tramite You Tube. Il primo brano A million ways, diventa famoso grazie al videoclip realizzato nel cortiletto dietro casa, dove ballano una coreografia a tempo di musica con un amico che regge la videocamera: il tutto realizzato con la modica cifra di 10 dollari!!!

L’esplosione di visite su You Tube (53 milioni di contatti) si ha con il video, ormai noto,
dei tapis roulant, Here It Goes Again, che gli ha fatto vincere il premio YouTube Video Awards - sezione Most Creative 2006.

http://www.youtube.com/watch?v=dTAAsCNK7RA&feature=related

La diffusione è così ampia che anche in una puntata dei Simpson i protagonisti del cartone ne fanno la parodia.

http://www.youtube.com/watch?v=hS_Ots3My-A&feature=related

La componente dei video è fondamentale per gli OK GO, tanto che alcune divergenze su come gestire i filmati su internet, hanno provocato la separazione dalla precedente casa discografica. «Si comportano come credono sia meglio per il loro interesse» - ha commentato il cantante Damien Kulash - «Semplicemente, quello non era anche il nostro interesse».

http://www.youtube.com/watch?v=qybUFnY7Y8w&feature=channel

Nel video di This Too Shall protagonista assoluta è una macchina Rube Goldberg, una reazione a catena che fa cadere barattoli di vernice, biglie, e perfino un pianoforte e, in questo bailamme, appaiono i componenti della band avvolti e coinvolti da una serie di eventi incontrollabili, in un mix di colori vivaci.

http://www.youtube.com/watch?v=UJKythlXAIY&feature=list_related&playnext=1&list=MLGxdCwVVULXelTEF2UsYucJ62m-7RKKbL

Stanchi di balli e coreografie non compaiono nell’ultimo videoclip Last Leaf che è stato realizzato con 2430 scatti fotografici fatti a fette di toast diverse, circa 15 al secondo.

http://www.youtube.com/watch?v=IkYfB1C0Zgc&feature=player_embedde http://www.youtube.com/watch?v=nHlJODYBLKs&feature=player_embedded http://www.youtube.com/watch?v=V2fpgpanZAw&feature=channel

Credo che chi come me è cresciuto a furia di videoclip, non ne possa più di video ammicanti, con party in piscina e lusso sfrenato: una visione della realtà distorta. I video degli OK GO sono una manna dal cielo: innovativi divertenti e mai banali. Costruiscono, disfano, sperimentatano, cercano collaborazioni con artisti come Geoff Mcfetridge, eccellente illustratore, graphic designer e art director canadese, Nadeem Mazen e Ali Mohammad del collettivo Serious Business, gli ingegneri del Syyn Labs (gruppo di lavoro che mischia arte e creatività).

I video che accompagnano le canzoni dei quattro di Chicago ti trasportano in un mondo ludico e gioioso e nonostante ciò, ti tengono ancorati a terra, ti fanno sorridere e riflettere per le location a dimensione casalinga, le coreografie fai da te e gli abiti improponibili. Un mix che li rende simpatici e cliccatissimi!


Discografia:

• 2002 - OK Go
• 2005 - Oh No
• 2010 - Of the Blue Colour of the Sky
Marcella Longo


Disegno di Andrea De Luca

3 commenti:

  1. semplici e geniali...video esilaranti!! dopo aver visto il video di here it goes again, quando si incontra un tapis roulent,possibilmente più di uno e messi uno accanto all'altro, vien troppa voglia di andarci sù a saltellare sopra canticchiando
    here it goes, here it goes, here it goes again.
    Oh, here it goes again.
    I should have known, should have known,
    should have known again, but here it goes again.
    Oh, here it goes again!!
    hai ragione marcella,proprio le location a dimensione casalinga e le coreografie fai da te li rendono simpatici e vicini alla nostre realtà!

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  2. Grande scelta.

    Di sicuro sono figli "riusciti" del nostro tempo.
    Musicalmente validi. Divertenti e profondi, come nel caso del pezzo Last Leaf.
    Che dire... ti prendono perchè ci sanno fare. C'è una fantascica alchimia soprattutto nel video di cui si parlava prima, quello di "a million ways". Credo che se guardate attentamente si possa percepire leggerezza vera, non quella che le major pretendono da te per fare soldi. Chi ha provato a fare musica ne sa qualcosa e può capirmi, spero. Se poi, a tutto questo, metti innovazione, colori, ideee, bella musica, coreografie... ottieni speranza concreta per la musica.
    Speranza che qualcuno faccia ancora le cose perchè si diverte a farle.

    ...e con gente così... SI, ok, possiamo andare!

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