Gli elenchi fatti da Fazio e Saviano in tv mi hanno molto colpito per la loro intensità e pertinenza. Quelle di “Vieni via con me” sono state senza dubbio quattro puntate di ottima televisione che hanno commosso, spinto a riflettere, insegnato, e fatto capire, per lo meno a me, che esiste ancora (non lo speravo più) una buona Italia fatta di persone pensanti. Una sana iniezione di coraggio e fermezza che credo siano stati davvero utili a tanti italiani che come me si sentono depressi dinanzi alla decadenza morale e civile del nostro paese. Ciò che ritengo sia più prezioso è il valore della resistenza civile e Saviano con i suoi bellissimi monologhi, e tutti gli altri ospiti con i loro elenchi e le loro storie, ce lo hanno ricordato perché in fin dei conti ciò che conta, scusate il gioco di parole, è il tener fede a valori di giustizia e verità. Ciò che ci rende davvero uomini è lo sforzo costante di andare oltre il basso istinto, la cieca necessità, la bruta materialità dell’esistenza per affermare una nuova e più alta necessità, quella di un comportamento ispirato ad una razionalità etica, ad una moralità razionale. Tra quelli fatti, gli elenchi del vado via e del resto qui, mi hanno
particolarmente interessato. Da sempre mi dibatto tra le mie personalissime ragioni dell’andar via (dalla mia città, dal sud, dall’Italia) e del restare, ora propendendo per le une ora per le altre e mai arrivando a una conclusione. E tuttavia credo che così debba essere, abbiamo sempre delle buone ragioni per andarcene e di ottime per restare, in una dialettica feconda e stimolante.
particolarmente interessato. Da sempre mi dibatto tra le mie personalissime ragioni dell’andar via (dalla mia città, dal sud, dall’Italia) e del restare, ora propendendo per le une ora per le altre e mai arrivando a una conclusione. E tuttavia credo che così debba essere, abbiamo sempre delle buone ragioni per andarcene e di ottime per restare, in una dialettica feconda e stimolante.
Vorrei stilare anch’io il mio elenco, convinta che anche questo possa essere di qualche interesse per qualcuno:
Vado via da Napoli perché ho una figlia e voglio che cresca in una città “normale”
Resto qui perché la mia città ha bisogno della mia energia e voglia di fare
Vado via perché non credo quasi più nelle possibilità di un riscatto
Resto qui perché in fondo non ho smesso di credere nella possibilità di una rinascita
Vado via perché a Napoli la mia laurea in Filosofia è ancora più debole che altrove
Resto qui perché Napoli e il sud non possono più subire questa fuga di cervelli e di giovani
Vado via perché il mio sesso qui è ancora più debole che altrove
Resto qui perché amo la mia città, bella e struggente com’è
Vado via perché sono stanca della camorra, della collusione della politica, della filosofia dell’arrangiarsi
Resto qui perché Napoli ha una grande storia e ha enormi potenzialità
Vado via perché qui ho la sensazione di perdere tempo prezioso
Resto qui perché Napoli mi ha donato l’amore per la bellezza e la poesia e io le sono grata
Vado via perché non voglio fare l’eroina
Grafica di Andrea De Luca
Resto qui perché…
Concetta Celotto
Grafica di Andrea De Luca
sarebbe bello non dover avere sempre questo bivio davanti a cui scegliersi la vita...
RispondiEliminaLe difficoltà della vita ci pongono dinanzi a delle scelte difficili, e in fondo vivere è scegliere contiunuamente tra diverse opzioni, strade fisiche e spirituali. Nella scelta c'è una perdita e un guadagno e questa ambivalenza è ciò di cui si sostanzia il nostro percorso
RispondiEliminaComplimenti Concetta per il pezzo.
RispondiEliminaAnche in me questi elenchi hanno suscitato molto entusiasmo. Credo che ognuno di noi potrebbe farne uno.
Però... credo sia più difficilie farne uno senza un microfono davanti. Spesso gridare fa seccare la gola. Spesso gridare stanca. Spesso polemizzare logora.
In quel limbo d'indecisione, dove credo di trovarmi, infestato da dubbi con ali piumate e certezze dalle lunghe code appuntite, sento le flebili voci di troppi giovani che, giorno dopo giorno, perdono interesse ad avere voglia di "scegliere" QUALCOSA. Allora...
...Se i giovani sono il futuro ed il futuro è figlio della libertà, questo paese dovrebbe preoccuparsi seriamente, senza barricarsi necessariamente dietro quelle cinque lettere dal suono allarmante. Dietro una C, una R, una I, una S ed una I.