Il 5 gennaio è uscito nelle sale il secondo film del comico Checco Zalone "Che bella giornata". Nessuna meraviglia che abbia avuto successo; Checco è un personaggio, è divertente, sa giocare con i difetti (grammaticali e non) di noi italiani.. Ma pensandoci bene non mi sarei aspettata un riscontro del genere!
Il pubblico è letteralmente impazzito e le sale cinematografiche sono state prese d'assalto. "Che bella giornata" è campione d'incassi; non solo, attualmente detiene il record che fin ora è appartenuto a "La vita è bella" di Benigni dal 1997. Al 30 gennaio era già a quota 41 milioni e rotti di euro... e non sembra volersi fermare!
A questo punto è inevitabile un pensiero: le nostre scelte rispecchiano la nostra vita e la nostra immagine, quindi dal punto di vista cinematografico il film più visto dagli italiani è quello che automaticamente li rappresenta nel mondo..
Per quanto Checco Zalone mi piaccia e mi faccia ridere non credo di essere sicura di voler avere come rappresentante il personaggio comico da lui creato che ignora ogni singola regola grammaticale; preferisco di gran lunga che si pensi che il film preferito dagli italiani sia un capolavoro che si è aggiudicato tre Oscar e altri 25 premi in tutto il mondo.
Forse sarò un po' rigida nei confronti di un film che ha la sola e unica pretesa di farci ridere.. ma io almeno i congiuntivi li so usare!
Considerato l'uso dei congiuntivi da parte di alcuni esponenti politici del nostro paese, direi che il caro Checco può ben dirsi "rappresentativo" di una certa "Italianità" ;)
RispondiEliminagrazie Gabry,
Acrux
sottoscrivo e approvo in pieno!
RispondiEliminaStriscia la Notizia ha consegnato il Tapiro d'oro all'attore comico Checco Zalone, attapirato perché il contratto firmato per il suo film "Che bella giornata", è decisamente sproporzionato rispetto al record d’incassi registrato dalla pellicola. Al botteghino Checco Zalone ha incassato quasi 50 milioni di euro. Ma il contratto non prevedeva nessuna provvigione.
RispondiEliminaAi microfoni dell’inviato Valerio Staffelli, Zalone spiega: “Non ho un contratto indicizzato ai guadagni del film, non sono previste provvigioni. Un successo del genere non era prevedibile. Va bene così, i soldi non sono tutto nella vita, l’importante sono le soddisfazioni”.
L’attore, in merito al Tapiro consegnato pochi giorni fa a Roberto Benigni, dopo che il film “La vita bella” è stato spodestato - da “Che bella giornata” - dal vertice della classifica italiana delle pellicole record d’incassi, dichiara: “Posso ringraziare il Maestro che ha pronunciato il mio nome l’altro giorno? Comunque non ho battuto il suo film, perché la sua è una pellicola di uno spessore molto più alto. Poi è andato in tutto il mondo... Lui è un gran signore e non ha fatto presente queste cose, lo dico io con umiltà verso il Maestro (Benigni)”.
Zalone conclude così in maniera molto divertente: “Però potevate scrivere il mio nome sopra il Tapiro…‘a Checco Zalone senza provvigione’!”.