pz.n.136 (un'alba accidentale) di vitobenicio zingales

un' alba accidentale

aldilà di quel furore, era solo un tentativo ... un'alba quasi accidentale.

avrei voluto dirti che è poco il tempo e non esiste posto che sia realmente un posto per le le favole che raccontano di fermarsi.

 

ho provato a dirti il tempo quando era incerto tutto, là fuori e qui dentro. ho provato perfino a farmi bello, ma giocare i dadi sulla sponda del retribuire tempo, pongono a quell'"andare infaticabile”, le condizioni senza sconti del ricordo. così furono il rassegnarsi e l’avidità della mancanza, poi … steppe che da sole colmano le aritmetiche del rimpianto.

 

ma ero labirinto, ed errore insieme, e desideravo l'enfasi di un filo ...

 

questo finire è si un atto irrimediabile, ma non è l’eterno e il ghiaccio, credimi, non ha coerenza di slanci, segna solo numeri a bilancio, null’altro che la finzione di una variabile. e tu sei bella: l’altrove rimediabile, ti dicevo, e tu sei me, null’altro che piano, di mare in mare, verso.

aldilà di quel furore, un tentativo … un’alba quasi accidentale. 

 

è stato apprezzabile lo sforzo con cui si è cercato il privilegio del raro, ma alla sera la vita in tempesta, è tornata  "quell'abitudine al sommare".

 

nei tuoi occhi, è vero, ti ha dormito la morale più imperfetta, ma adesso, che di quel vecchio cibo sai l’intimo ingrediente, lasciati al fare dell’eccedere, al giusto compenso dell’imprudenza, alle misure dell'impreciso, alle menzogne più lucrose e addomesticabili, ai più che abbordabili scaffali sentimentali. la mia prossima acqua non ha mete e la mia sete non prevede scali. avrò secoli da raccontare agli incisivi del "piuttosto provo" e altri ancora da sfogliare per farmi fare l’amore dallo stupro dello sbaglio. mi concederò anch'io alle necessità del riempire niente e farò a memoria le malinconie del "c'è rimedio a tutto". stai certa, tornerò al deducibile adesso, al frangibile d'ogni scarto, alla costante dell'"ora torno a fare cassa", alle anestesie di un cielo basso. sarò puttana e amante e le mie mani non avranno più pudore: sconvenienti tra il tutto incluso e il suturare dei mediocri.

 

la mia pelle racconterà ancora storie a saldo e false chimiche di approdi.

 

e non importa se salirò vecchi patiboli di ricordi.

ora che sei fredda, solo un'alba accidentale.

vbz