ho voglia di sbattermi la vita, attraversando chilometri di strada. ho voglia di schiacciare il bitume sotto le curve del mio cromo, insuando me stesso fra le cose del vento e i miraggi di un dosso. da nord a sud, ho voglia di mondo. di capire ancora una volta il tratto che divide il sogno d'essere nel mondo col sogno d'essere mondo. ho voglia d'essere quel tratto. ho capito che la strada è dentro le mie vene e il sangue che vi scorre è l'unica melodia battente. sono me stesso quando milioni di pozzanghere sporcano le cose della mia anima in viaggio, me stesso quando, tra le soste, nei polmoni mi penetra il senso dell'andare costante, me stesso quando sotto al mio culo scorre il vigore del mondo. ho voglia di massacrarmi il cervello con la droga migliore inventata per noi dagli dei: la libertà. libero d'andare, di vivere e crepare, inseguito da una pallottola o da un truck d'argento. libero di credere che da qualche parte, lì ai confini del mondo o qui in questa cazzo di cosa che chiamano cuore, è la terra mia promessa. libero di credere che posso volare se soltanto io oso. libero di credere di poter vivere cent'anni e per cent'anni inseguire il medesimo sogno di sempre. libero di credere d'essere un dio, malgrado il mio essere uomo m'insudici gli intestini dell'anima. io sono un viaggiatore, portatore di un sogno fallibile, portatore di un regno invisibile. io sono un SaF ... un randagio per sempre, con la vita sempre accesa tra le mezzerie e i tornanti delle geografie senza gloria, ma col cielo migliore. un randagio per sempre, con le bisacce cariche di polvere d'asfalto. un randagio per sempre, con la pioggia di fianco e l'ultima collina davanti. non so cos'altro possa esserci nel mondo aldilà della strada che mi fa essere mondo. non so cos'altro possa esserci nel mondo aldilà di quella strada, disegnata dagli dei, che imperiosa allunga, per me, verso le darsene dell'isola dei re. mi lascio alle spalle il futuro e quel piccolo rimpianto tra le lacrime della donna che amo. mi lascio alle spalle il passato tra le guglie di un grigio museo e metto, ancora una volta, il muso filante della mia pupa di ferro tra le facce e il vertice di un magnifico diamante ... l'adesso, l'altrove che cerco.
io sono un SaF, forse ci sono nato così: per colpa, per sbaglio o per dolo. non lo so e non mi frega saperlo ... io sono un portatore di conquiste segrete, l'attesa, il fallire, il risalire e il non mollare mai. sono un semplice segno e il mio cuore triskele pulsa sulla faccia di uno scudo indomato. ithaca e sparta, fra steppe e deserti, ripetono il riflesso di un viaggio ... e io spero, un giorno, sul culo di "quel giorno", d'esserne ricordato come degno mozzo e fiero capitano.
ho voglia di volare. io sogno, io posso. io volo.
SaF
Lei non piange più.
RispondiEliminaSTU PEN DO !!!
RispondiEliminaMA CHE SUCCEDE QUANDO E' LA VITA A SBATTERTI ?
QUANDO INCOMBE UNA DIAGNOSI NEFASTA CHE IMPEDISCE L'AUTONOMIA ? E...QUESTA FOTTUTA SITUAZIONE SI RIPERCUOTE SULLE PERSONE A CUI VUOI BENE E SEGNERA' INESORABILMENTE IL LORO FUTURO?....IL SOGNO DEL PADRONEGGIARE LA VITA RESTA UN INCUBO...E T'INCAZZI ATTREZZANDOTI PER FRONTEGGIARLA...ASPETTANDO LA SECONDA POSSIBILITA'...SOGNADO DI POTER VOLARE...NONSTANTE LE ALI SIANO GIA' BRUCIATE.
lei sa chi è lui ... un portatore di sogni fallibile, un bambino che gioca alla vita, certamente sbagliando, sicuramente sognando ...
RispondiEliminaquando è la vita a sbatterti ... fermati. respira e riparti ... non darle tregua, fino all'ultimo respiro. e vola, malgrado le ali spezzati, sulla eco del vento che vuoi. che sogni ...
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=LPvOTVVbMko&feature=share
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