28 luglio, 2012

la lunga strada, di vitobenicio zingales


la E30: "la superba".
LA LUNGA STRADA

in viaggio, il mondo ti ascolta: fa piano. la vita è tesoro, come penombra di vento, tra dosso e prudenza, sul finire della grande strada.

piega la voce sul primo ordito del cielo: quando sarà l'alba sull'azimuth dell'ennesimo, dividerai il tuo ieri con il viandante appena arrivato. in viaggio, non aver fretta: troverai a gocce i tuoi giorni, sul verticale dell'ultima pietra miliare e avrai pace dopo esser stato sosta tra il risalire l'errore e il farti futuro tra i diamanti dell'adesso. ripreso il viaggio, sentirai i rettifili farsi gusci di luce e comprenderai la furia di una macchia non appena avrai superato la tua voce ... lì sul cuspide dell'ultimo tornante. nel tuo cammino, ascolterai la meta farsi distanza e dall'imprevisto battere spazio imparerai le pazienti scritture della mezzeria risplendere tra oasi e deserto. nel tuo andare non aver timore del vento o della pioggia: troverai che le stelle, come il pane che mangi, indicano sempre la buona rotta. nel tuo andare verso, non declinare il passo
all'impazienza: comprenderai che ogni giorno, nella lentezza di un incontro, è la terra promessa e se da un fianco di una cresta cadrà il buio, avrai clemenza con te stesso, rinviando la marcia. in viaggio, considera il sole quando la notte ti sarà amica nel cuore. e quando avrai terminato il tuo viaggio, fa piano: sei un pellegrino e la tua ombra -dal vento gettata sulla strada- ti ascolta.

1 commento:

  1. complimenti per la foto in strada. eccellente punto di vista. e se osservata nel dettaglio, di estrema geometrica bellezza. davvero.

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