02 marzo, 2014

Ogni cosa, di vitobenicio zingales

Ogni cosa

Ogni cosa, al ritorno, era silenzio, perfino quel promettere tempo alle attese lasciate alle spalle. Doveva essere che la vita da qualche parte alludesse ai miei ragionamenti sulla miseria del futuro e che dio, lievemente stanco, arringasse al posto mio.

Vbz 


5 commenti:

  1. Sotto l'arco della stanza rossa, vive un uomo. il suo muso e le sue orecchie sporgono dalla chiusa sbrecciando i muri. le sue mani lunghe larghe suonano la carta da una geografia di catene. gli si accavalla il mare come fosse il pensiero. e neppure lo sa, cosa e', il pensiero. allora, lo fa, cosa e' il pensiero. Due nari immobili immutabili e potenti di salsedine, perche' non si infetti il cielo basso delle
    gole. La sua fronte solca la calda pianura del palmo. talvolta e' la pietra. e il corpo, un aereo muscolo di acqua, in lenta...lentissima percussione , ad ogni densita' della maniera. (sono da perdonare.inseguo solo i miei occhi nel ghiaccio)

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    1. Sotto quell'arco vive ancora quell'uomo. La geografia di catene è tra patiboli di ricordi, ma basterebbe un soffio per riprendere quella salsedine di mani, anche per un solo istante...

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  2. ...ti voglio bene, sconosciuto. e se ti viene da chiederti perché, tra tutte le risposte che saprai darti, ci sarà di certo quella giusta.

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