«Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. Guai al mondo per gli scandali! è inevitabile che avvengano scandali, ma guai all’uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!»(Matteo 18, 6-7)
Da un articolo in cronaca su Repubblica.it di giorno 08 Aprile, leggo che un assessore della Giunta del Comune di Carpi (MO) è stato rimosso dal suo incarico per aver pubblicato sul proprio profilo di Facebook queste parole: "Mi viene un pensiero molto cattivo - aveva postato giovedì 1 aprile l'assessore sulla propria bacheca - Non è che i preti non vogliono l'aborto perché vogliono a loro disposizione tanti bambini?".
Ho assistito con grandissima attenzione alle tante notizie susseguitesi sui casi di preti pedofili americani, irlandesi. Un abominio dell’uomo contro un piccolo. Che si fida. Che non sa. Ne ho disprezzo. Ma forse neanche la parola disprezzo riesce a racchiudere bene ciò che intendo.
Le parole del Vangelo sono molto chiare: sono tra le parole più dure e cattive che abbia mai letto all’interno di esso. Se si pensa poi che non sono messe in bocca ad un personaggio qualsiasi, ma è la figura del Cristo che le pronuncia, sembrano pesare ancora di più. Si può credere, si può essere agnostici o atei. Ma non credo di sbagliare nel dire che la figura del Cristo travalica la fede e l’essere Cristiani, Cattolici. Ce lo insegnava Gandhi, e tanti altri pensatori distanti, distantissimi dalla religione cattolica.
L’indignazione per fatti disgustosi come quelli legati alla pedofilia è giusta, necessaria. E le colpe della Chiesa sono state su questo tema, molteplici. Forse una presa di posizione dura come quella del Vangelo sarebbe stata gradita. Sarebbe stata l’unica possibile. Ma lo sdegno non si può trasformare in odio, in cupo odore di vendetta, in livore cieco. Trovo la frase dell’assessore non solo un’uscita infelice, ma il paradigma negativo di un tale clima sociale. Che si possa solo per scherzo coniare un tale pensiero, mi sembra non solo inopportuno, ma anche inefficacie se si vuole dire no e sdegnarsi di fronte alla tragedia della pedofilia, soprattutto legata ai preti.
Nel Padre nostro latino, c’è la frase: SED LIBERA NOS A MALO. Ossia:…ma liberaci dal male. Indipendentemente che per alcuni sia una preghiera, e per altri letteratura storica, questa diventa oggi la mia preghiera. LIBERA NOS A MALO. Tutti i mali. Tutti. Compresa la rabbia cieca, la vendetta senza giustizia, ecc…
E nel Cristo, quello che suggerisce di gettarsi a mare se si da scandalo ad uno dei piccoli, in quel Cristo rivedo tra spine e sangue raggrumato in lividi ed ematomi, Stefano Cucchi e Giuseppe Uva.
Foto: october. Disegno: “L’uomo nero” di Francesca Quatraro
Mi viene in mente una vignetta del "fatto quotidiano" nella quale si raffigurava il papa che diceva:"Il feto non si tocca...fino a quando non cresce un pò". Ma quella è satira, cosa ben diversa dal pensiero di un politico.
RispondiEliminaLa condanna all'aborto, per quanto possa essere discutibile, rappresenta per la religione cattolica la più alta forma di rispetto per la vita.
Nulla a che vedere, in tutta onestà, neanche con la strumentalizzazione politica, di chi ne ha fatto uno slogan elettorale, sostenuto dalla chiesa stessa.
proprio dalla bocca di un politico ... ma liberaci dal male, mi verrebbe da gridare cara october ... proprio da coloro che dovrebbero testimoniare la civica convivenza, il bene nell'ottica solidare e, nei limiti del confronto, l'analisi critica dei sistemi umani. ma liberaci dal male ... proprio da coloro che della politica, lusso concesso dagli "dei" millenni fa, ne fanno un'arma, uno strumento di ricatto, d'odio, di potere oligarghico, di barbaro dominio.
RispondiElimina@pepione...il mio post era più centrato sulla rabbia ceca che non analizza più i fatti (in questo caso i sacerdoti coinvolti in casi di pedofilia) ma cerca solo il colpevole...arrivando a dire...cose davvero inopportune.
RispondiEliminala posizione della chiesa dal canto suo dovrebbe essere l'unica possibile: quella del Cristo con le sue parole dure talmente dure da non sembrare neanche possibili...se pronunciate da lui...
il pretesto dell'aborto è secondario.
@vito: si mi associo e se possibile grido con più forza!!!!!
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