«[…] In Italia è attualmente in vigore una Legge, unica in Europa e in palese contrasto con le direttive europee, che consente allo Stato di sovvenzionare fortemente la produzione di energia attraverso l’incenerimento dei rifiuti, che essendo alquanto costosa, se non fosse incentivata con danaro pubblico, non avrebbe mercato. Grazie a questa Legge i gestori di inceneritori e i gruppi industriali come Moratti, Garrone, Falck che li costruiscono, possono fare grandi profitti, scaricando gli enormi costi di impianti assolutamente antieconomici, sulla collettività. Il trucco è semplice e scellerato: gli ingenti fondi che dovrebbero esser destinati per legge alle energie rinnovabili (pagati direttamente dai contribuenti con la bolletta Enel alla voce A3) vengono letteralmente stornati nelle tasche dei gestori, che ricevono circa 40 euro per ogni tonnellata di rifiuti inceneriti, più altri sussidi; alla faccia della nostra salute e del protocollo di Kyoto!»
Gli inceneritori: «[…] gas e ceneri volanti, che escono da quei camini e contaminano il mondo e i milioni di tonnellate di ceneri che si depositano alla base delle caldaie e devono essere “smaltiti” in immense discariche di rifiuti speciali e che, inevitabilmente finiscono con il percolare nelle falde idriche, avvelenando anche la catena alimentare, sono un vero e proprio concentrato di alcune tra le sostanze più tossiche che l’uomo sia mai riuscito a produrre: diossine, furani, policlorobifenili, idrocarburi policiclici e metalli pesanti, che - trasportati dalle particelle microscopiche prodotte dalla combustione – attraversano gli epiteli di rivestimento dei nostri apparati respiratorio e digerente, passano nel sangue e nella linfa, attraversano le barriere alveolare ed emato-cerebrale e penetrano nellle sofisticate membrane che proteggono le nostre cellule. In questo modo le nanoparticelle veicolano gli atomi di cromo, piombo, mercurio all’interno delle cellule che rappresentano la prima linea dei nostri sistemi di difesa».
Questo estratto è stato scritto dal Dott. Ernesto Burgio. Ecco chi è:
Sono nato a Palermo il 27 Marzo 1953. Ho studiato medicina a Pavia dove mi sono laureato (1977) e poi specializzato in Pediatria e Puericultura a Firenze (1980). Medico Volontario in Africa (Repubblica Centrafricana 1986; Costa D’Avorio 1988-1989); Medico Volontario in Romania (Iasi) 1991; Consulente ARPA-Agenzia Regionale Protezione Ambientale – Sicilia (2002-2003); Collaboratore UOES A.O. Cervello per i Progetti OMS (HPH-HPS) 2003-2009; Coordinatore Comitato Scientifico ISDE (International Society of Doctors for Environment)-Italia; Membro Commissione Cancerogenesi Ambientale – AIOM (Ass Italiana di Oncologia medica); Membro Commissiona Ambiente-Salute della SIP (Società Italiana di Pediatria) (2009-2010); Membro del Comitato Scientifico di ARTAC France (Association pour la Recherche Thérapeutique Anti-Cancéreuse); membro di ENSSER (European Network of Scientists for Social and Environmental Responsibility).
Continueremo ad andare avanti con questa consapevolezza?
Io personalmente ho scelto di no. Già scegliere e reagire è un primo passo, merce rara in questo paese e in questa regione.
Dietro i sorrisi di chi pretende di raccontarci che va tutto bene. Si può scegliere. Ancora.
Elisabetta Costantino
Elisabetta Costantino
Si può scegliere se si ha la volontà di scegliere per se stessi e non aspettare che siano gli altri a farlo...al di là della disinformazione, della disconoscenza o dell'ignoranza, prima di tutto ci deve essere la volontà di essere protagonisti della propria vita...una vita ke sia il più possibile aderente a quella che vorremmo!
RispondiEliminavero. si può sempre scegliere e questo atto di volontà è quello più difficile e semplice da fare. difficile è dire "io" in una società di "loro"...
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