«Sei portatore insano di tasche, ti conviene confessare che con le mani in tasca vuoi protestare. Un anno nella cella il posto dove stare, perchè adesso noi comandiamo dall'est all'ovest, amen[…]. Uno stato in crisi invaso da invasati invisi al Vaticano. Coppie di fatto che stroncavano i patti fatti al Laterano Mentecatti blateravano contro noi in ogni forum. […]. Scomunicammo in nome di Dio un libro di Dan Brown sul priorato di Sion dando l'avvio ad un'era di messa a morte da Crozza ad Andrea Rivera passando per Harry Potter e fu un brusìo di volantini sovversivi. Fummo costretti ad adottare metodi repressivi quindi fiato sul collo! C'è la galera per chi porta le tasche perchè nelle tasche non c'è controllo!» (Caparezza, "Non mettere le mani in tasca")
Come la mano invisibile di Adam Smith nel libero mercato, come la polizia garante della nostra sicurezza in un libero stato delle banane, in nomine libertatis vincula edificamus, in nome della libertà costruiamo vincoli, lacci e lacciuoli.
Nemo profeta in patria… e quindi canzoni come questa di cui ho postato un estratto in apertura di post, risultano poco masticabili e digeribili. Caparezza in fondo è solo il rapper pugliese che è perennemente fuori dal tunnel… Caparezza è solo un hit da cellulare vero?
Invece con il suo ultimo album sembra essersi dotato di potere di chiaroveggenza. Alla luce delle ultime mosse sul ddl intercettazioni, al secolo (seculorum) LEGGE BAVAGLIO, la sua onirica visione di uno stato in cui chiunque porti le tasche è passibile di arresto o di essere definito sovversivo, non sembra poi così onirica.
Continuo a seguire il grande slam dei politici che si dibattono sul ddl in questione, passato al senato e che ora dovrebbe essere discusso alla camera. Tra un Fini che dichiara di essere nella legalità e che denuncia una fretta sospetta nel voler chiudere la questione entro l’estate e un Berlusconi che si fa garante delle nostre libertà, non se ne esce…
A parte le tasse, la manovra economica, il tasso di disoccupazione, il PIL e cose così, mi punge vaghezza che mi stiano come togliendo qualcosa… Aria? No. Respiro ancora. Nonostante diossine e particolati che non sono messi al bando da nessuna legge. Soldi? No. Non ne ho e non ne ho mai avuti in quantità tali da meritare di esser derubata. E allora??? Mi sento togliere il potere di incazzarmi, il dovere di indignarmi, il sacrosanto diritto di dire CHE SCHIFOOOOOOO!!!!
Che schifo a Noemi Letizia e all’affair compleanno, che schifo alla casa di Scajola, che schifo al family day (festeggiato da chi nella famiglia non ha mai creduto), che schifo per i compari che ridono alle tre di notte del terremoto de L’Aquila, che schifo delle cene e delle combriccole tra potenti, stato e chiesa dalla stessa parte…
No…scusate…no mi sbaglio…Devo aver sognato anche io come Caparezza… Io queste cose non le ho mai potute leggere. Il mio è il migliore dei mondi possibili. Non c’è rilievo penale per fatti del genere e quindi perché mai dovrei esserne a conoscenza. Risata. Ecco. Ora sono tranquilla…
IN NOMINE VERITATIS MENDACIA EFFERIMUS (Caparezza, “Non mettere le mani in tasca”)
"Io oso fare tutto ciò che può essere degno di un uomo, chi osa di più non lo è"
(Shekeaspeare, Macbeth)
Fonte immagine: wwws.warnerbros.it/vforvendetta/
Elisabetta Costantino
indecenze di regime, insolenze di un potere cieco. indegnità di una casta, armaioli sordi alle sofferenze di un popolo ferito, vituperato e tradito.
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