Estratto:“Da Mezzanotte a zero”
«Io al buco di questioni ne ho prese due. Credetemi: tutta la faccenda è da sballo. Alla fine, se la fai bene, ti guardano diverso. Sei un toco. Un barbaro. Se perdi o vinci la cosa non riguarda nessuno. Farla e farla pulita, questo si. Poi col tipo con cui ti “pigli” magari ci diventi pure amico. E ci smazzi faccende. Il serio della cosa non sta tanto nel perché, ma soprattutto nel come si fa. Nel modo e nella durata di come ti coinvolgi. Violenta e breve. Cazzuta ed istantanea: seria. Se ti sbatti così fai la tua forte e porca figura. In una delle mie questioni ho usato il vetro, il mio tipo in mano invece aveva una “lama da otto”. C’ho ancora il ricamo. Fa storia, non è mica una stronzata. Quella volta è durata un paio di minuti. La questione l’ho aperta da me. Al mio tipo ho tirato due diretti in bocca. Bellissimo. Praticamente un film. C’ho aperto il labbro inferiore. Se vuoi stendere devi cominciare da te la storia. Senza esitare. E così ho fatto io. L’ho steso di brutto… e una volta a terra, al mio tipo, c’ho messo in pancia la punta dello stivale. Ma la reazione di quello non è stata normale. Che era sclerato l’ho capito dopo: lo stronzo ha usato la lama e m’ha tagliato da qui a qui. Però la “cica” fa selvaggio. Al momento brucia, ma dopo fa punteggio tosto. Il primo ad avventarsi è il biondo. La questione si apre con violenza. Fortissimo. E’ un istante, come un colpo di “38".»
La logica del branco pare funzioni sempre di più...La scuola magistra vitae ne è l'esempio...Siamo sicuri che Alfa, Beta e Omega siano soltanto estremi dell'evoluzione darwiniana? O piuttosto modelli scala 1:1 dei nostri simpatici e paffuti teenagers?
Che ne dite?
forse sono solo eroi in grigio. senza una reale parte. figli di una lenta vertigine e padri di un grande ed ambivalente zero. certamente sono il prodotto di decenni di storie oblique e frammentate, figli del più cinico e violento dei regimi globali, figli della più devastante "macchina-materia" e delle divinità più oscure. dalla cancrena del pensiero all'annichilirsi dell'idea sorgono nelle nostre città quelle enormi terre di mezzo... e i nostri figli, là a contaminarsi nel nulla, in quegli schizzi di cielo troppo basso per innescare un qualche sapore di vento...
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