11 agosto, 2009

da PORNO PARADISO BOULEVARD, di vitobenicio zingales


Mi metto comodo. lo apro. come qualcosa che spalanca. e inghiotte. dal nero al ridondare dei tubi in 3d. a due passi dalle tiepide vertigini di casa. lo poggio sulle cosce. è caldo. più di un battito che trema. alle tre del mattino. nel silenzio opaco della notte. quando è altro a vivere. un altro mondo. la mia savanadentro. le prime rifrangenze le sento fra gli incisivi del cervello. poi fra le vene del cuore. dove è l'inguine pulsante. fino alle periferie più lontane. ho il mondo davanti al sudore degli occhi. è buio. "lei" è di là. ma faccio silenzio. e in silenzio "lascerò che facciano". possiedo la "tecnica". e una scusa sempre accesa. come sempre. sempre. aspetto la connessione. istanti. search. logout. login. l'url. la piattaforma. dio. e il paradiso. alla fine è la mia mano. che governa l'anima e la punta della mia vogliosa vocazione. sono disciplinato. programmo con largo anticipo la visione. scorro il mio sudore fra scarti e immagini troppo deboli per il palato della mente. so "chi" cercare. soprattutto dove. "enter". ed entro. mi sento a casa. uomo. potente. diverso. dieci minuti. forse venti. è ghiaccio bollente. e i miei amici sanno di quale acqua ho sete. in silenzio. col silenzio. ronzii e ferro. e lo schermo apre. e inghiotte caldo. caldo lattice d'immagine. nel cavedio l'ultima eco di un ricordo. ma scompaio prima che la debole luce della lampada faccia quel solito rumore. ed eccomi. sul catrame molle del Porno Paradiso Boulevard.

foto di irma vecchio

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