04 ottobre, 2009

LE MANI RESTANO SULLA CITTA'

L'alluvione di Messina
Il sacco di Palermo
La frana di Agrigento
Napoli inghiotte e divora
Contro chi combattiamo? Con chi ci lamenteremo?

Elisabetta  Costantino

Fonti video: sicilia today e francesco rosi "le mani sulla città"

6 commenti:

  1. ...nelle mani solo resti di città. violate, consumate, nelle mani sporche!

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  2. erano gli anni sessanta...ed oggi a distanza di mezzo secolo non molto è cambiato...anzi nulla è cambiato e le vittime di Messina in queste ore lo gridano forte talmente forte da far sembrare assordante il terrificante silenzio che ci circonda.

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  3. quelle mani si sono fatte TENTACOLI. e minkia...alle volte penso che abbiamo studiato tutti quei piani e quelle cose...per nulla...che amarezza. impotenza.

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  4. ormai non importano i gesti eclatanti o le belle promesse condite da sorrisi soffocanti... non bisogna mettere il "bavaglio" a tutte quelle persone che hanno perso tutto... non dovrà diventare il solito strumento politico per sembrare tutti più puliti! La gente, i loro affetti, i loro ricordi... tutto inghiottito da una natura non più protagonista. Siamo sempre più ingrati e non ci tocca nulla fino a quando non rimaniamo inghiottiti fino alle viscere. Non serve parlare prendendo un aereo, serve agire ed ascoltare lo strazio che non possiamo capire usando soltanto il nostro semplice e monotono udito. Per una volta, cari PARLATORI, state in silenzio e cercate di capire VOI i problemi del paese, mettendo da parte i gossip del "megarealityshow" che ogni giorno ci costringete a guardare.

    AndyR.Morgan
    dalla parte di chi ha perso tutto, meno che la voglia di ricominciare!

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  5. si può camminare per le strade della tragedia...ma quelle stesse strade sono state costruite per volontà di quanti adesso piangono lacrime non vere, di quanti hanno abusato, hanno distrutto, hanno depauperato.
    Potenziamo le mete turistiche....e lasciamoci dolcemente franare nelle nostre miserie!!!

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  6. quale pietà? quali lacrime? quale giustizia? quale onore? quale autorità? pare che il tempo sia giunto per la natura saccheggiata. gli ultimi, quelli che per un tozzo di pane sanno la vita, quelli che per quattro mura sognano il sole, sono fango e polvere, sangue e carne. nel fango e nella polvere. verrà il tempo anche per questi ultimi. per quella sete di giustizia. per quella fame di giustezza. e per gli occhi di quei "primi" sarà tardi per implorare a quella che sarà la più autorevole fra le casacate di fango... pietà.

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