Perché vi piace picchiarmi?
Me lo sono chiesto.
Cosa vedete in me che non va?
Qualche macro difetto della mia epidermide talmente ripugnante da meritare un pugno?
Qualche malattia infettiva che inopportunemente semino tra i miei consimili?
Anche stamattina quel percorso verso la scuola è stato peggio di un campo minato.
Schivare i colpi. Incassare le risatine compiaciute. E se va bene, la mia dignità va in fondo al cesso della scuola.
Se va male invece, devo nascondere in qualche modo i lividi…Perché i miei non sappiano.
Stamattina qualcosa è andato storto.
Quella strada verso la scuola si è come allungata.
Ho cercato, ho lottato per percorrerla, correndo magari.
E' successa una cosa strana: le mie gambe immobili, i miei occhi fissi alla bandiera sventolante sul tetto della scuola.
Non mi muovevo, non mi volevo muovere.
Ho 16 anni, ma penso che rimarrò qui, qui come morto, perché non vedo alcuna ragione per andare avanti.
Attraverso il racconto di storie come quella che ho provato a vivere, Joel Burns, membro del consiglio cittadino di Forth Worth in Texas, ha illuminato l’oscura realtà dei suicidi tra
Attraverso il racconto di storie come quella che ho provato a vivere, Joel Burns, membro del consiglio cittadino di Forth Worth in Texas, ha illuminato l’oscura realtà dei suicidi tra
i teenagers gay: “troppi giovani gay, ragazzi spaventati come lo ero io qualche anno fa, sono vittima del bullismo e decidono di togliersi la vita: a tutti loro voglio dire che le cose andranno meglio. Lo so perché io ci sono passato". Il video del suo discorso è stato visualizzato più di un milione di volte. Joel parla di alcuni casi di suicidio, fa vedere le foto di quei ragazzi, il volto molto più simile ad un bimbo… E poi racconta della sua adolescenza, delle molestie e delle angherie subite di cui non aveva mai fatto parola a nessuno.
Se crediamo che la pena di morte sia un obominio dell’uomo, pensiamo ai suicidi gay come silenziose pene di morte che infliggiamo ingiustamente e immoralmente con le risatine, con i pestaggi, con le derisioni verso altri uomini e donne.
Che giustificazione avremo per queste condanne mai pronunziate?
Il video di Joel Burns è stato motivo di conforto per tanti tantissimi ragazzi e ragazze… E voglio proprio chiudere con le sue parole di speranza: “questa storia non è per gli adulti, è per quei ragazzi che forse in questo momento stanno pensando di impiccarsi o riempirsi di pillole. Dovete sapere che c'è molto di più: sì, la scuola è stata difficile, il coming out è stato doloroso, ma datevi la possibilità di vedere quanta vita, una vita migliore, avete di fronte. E andrà meglio: uscirete da quella famiglia che non vi accetta, alla fine della scuola non dovrete avere più nulla a che fare con quegli stronzi, se non volete. Vi farete nuovi amici che vi capiranno e la vita migliorerà immensamente".
elisabetta costantino
elisabetta costantino
Fonte traduzioni discorso di Joel Burns: repubblica.it del 18 ottobre scorso
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