17 dicembre, 2010

La donna della mia vita


Se cercate un film da guardare in compagnia, in una serata frivola, questo film è quello che fa per voi. Secondo la critica rientra nel genere drammatico: sinceramente non la penso così. Di drammatico c'è poco, se togliamo i tradimenti e l'ipocrisia che caratterizzano la trama. La storia sembra fin troppo banale: la madre in pena per i figli che considera perfetti, il sessantenne che ha una storia con la segretaria, il dottore che ci prova con ogni singola paziente che si presenta nel suo studio, la ragazza senza cuore che approfitta del povero piccolo sensibile di turno. In realtà, tutto è raccontato con molta schiettezza. A differenza degli intrecci e del tono che immancabilmente, ogni anno, caratterizzano il solito cinepanettone, questo
 film ci presenta qualcosa di nuovo: una strana sensazione che rimane alla conclusione. Lo scopo non è quello di far ridere ma, in realtà, non si può dire che sia un film troppo impegnativo. 
Quello che mi ha lasciata un po' smarrita è il fatto che, forse, non sia poi tanto lontano dalla vita reale. La trama si basa su differenti punti di vista, dai quali ognuno può ricavare la morale che più gli piace. Non si può negare che il messaggio trasmesso sia molto simile a vari modi di dire o luoghi comuni: “Non ci si può fidare di nessuno”, “La madre è certa, il padre no”, “La mamma agisce sempre per il bene dei figli”, “Non si conosce mai nessuno fino in fondo” (sacrosanta verità) ,“Il lupo perde il pelo ma non il vizio”.  


Gli interpreti sono brillanti, non l'avrei mai detto, e bisogna anche riconoscere che Luca Argentero non se la cava male a fianco di attori del calibro della Sandrelli o di Gassman! Insomma, senza pretendere di lasciare un segno indelebile nella storia, è un film che si lascia guardare e che non richiede grandi sforzi mentali per rimanere concentrati sulla trama, la quale assomiglia a tante storie già viste e sentite, ma con un pochino in più di amarezza che, alla fine, si fa sentire. 
Gabriella Candela


Grafica di Andrea De Luca

4 commenti:

  1. luca lucini alle prese con un nuovo spaccato di vita all'italiana e come dici tu e come si evince dal trailer, condisce la sua storia con tutti i "sentito dire" che conosciamo...
    con un ruolo fondamentale che è quello della sandrelli, mamma-chioccia e pupara della situazione! mi stuzzica... ma il retrogusto di "3 metri sopra il cielo" sua opera prima... mi lascia un pò perplessa...
    vedremo...
    e tu che lo hai visto...cos'altro aggiungeresti per invogliarmi?

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  2. Non essendo un'amante del genere "3 metri sopra il cielo" avevo le tue stesse perplessità, ma devo riconoscere che Lucini ha saputo abbandonare il melenso del suo primo film ricorrendo ad una buona dose di cinismo e critica, anche se accompagnata da un happy ending piuttosto fiabesco...

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  3. @gabriella: grazie... decisiva!

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  4. a me è piaciuto molto. commedia leggera, con un finale che lascia tutti i protagonsti invischiati nei loro meccanismi inesorabili!!!

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