14 dicembre, 2010

Rock n' Joke di Miro Truk Drake


Nell’attuale scenario musicale avverto un tentativo di riaccendere, negli animi dei giovani, un fuoco che li porti a creare nuove correnti, nuovi punti di rottura. Un fuoco che li porti a suonare veramente.
AC/DC , Metallica e Rolling Stone sono alcuni nomi che tornano sul palco, a distanza di anni di silenzio, per incendiare gli animi e per insegnarci a fare vero rock, ma il problema è un altro. Nell’underground europeo (Italia compresa), abbiamo decine di migliaia di band che fanno buona musica e che hanno tanto da dire: è il sistema che le mette a tacere o comunque gli da poco spazio per esprimersi. Alcune di queste band naturalmente seguono lo stile, riadattato, dei grandi del passato; altre hanno scarsa capacità di scrivere musica (scritti i primi pezzi cadono nella ripetitività), brillano per poco e poi si spengono e sono quindi meteore.

Rimangono allora le band che maturano un proprio stile, sanno crescere reinventandosi e trasmettono messaggi o emozioni. Queste, purtroppo, restano comunque all’interno dei confini locali che le hanno viste nascere. Alcune cantano in lingua originale, che se non è
 l’inglese o lo spagnolo, comunque di per se limita l’area in cui possono esportare la loro musica; altre, non scrivendo nella loro lingua, perdono la propria identità e la luce naturale che le dovrebbe portare avanti; altre ancora, si vendono alle case discografiche adattandosi a quello che il mercato della musica vuol fagocitare.
Alla fine il talento va a farsi fottere e vince il capitalismo, l’interesse: una volta era solo Rock n' Roll… Gridato e sudato.

Ritornando alla premessa… Perché questi grandi tornano ad incendiare i nostri animi?
è l’ulteriore inganno del sistema forse: un business in prima battuta e una vacua illusione in seconda, per tenerci buoni e disabituare le menti più creative sulla scia di una rielaborazione interiore del passato. I ragazzi di oggi hanno solo sentito parlare di queste band, le dovrebbero vivere come noi vivevamo Jimi Hendrix o i Beatles. Io sono arrivato al mondo quando loro non c’erano più, ma la loro eredità intellettuale era recente ed io la sentivo vicina. Rispetto ad ora, c’è una grossa differenza: quella eredità alimentava una novità e un fermento musicale che portava comunque alla nascita di grandi band e nuovi sound. Un’energia che oggi non c’è più!

I ragazzi ricevono un’eredità misera, abbiamo preso tutto noi e a loro, resta la polvere…
Il fuoco di cui parlavo in origine è un fuoco artificiale, quasi anacronistico.

Oggi mi ritrovo a casa mia a suonare Hells Bells con in TV lo spettro di Angus Young che salta ancora, vestito da scolaro di scuola superiore … E sono io a morire.
Sono Miro Truk Drake, un fantasma. Vi accompagnerò in un viaggio nella storia del rock. Traghetterò le vostre viscere tra riff spietati, sogni e vite incredibili. È arrivato il momento di tornare a rockeggiare… è arrivato il momento di ROCK n' JOKE! Presente, passato e futuro, ma senza lieto fine. Non è Canto di Natale, non è Dickens… Anche lui è finito nel panino… Il Viaggio (quindicinale) è appena cominciato…
Miro Truk Drake



Disegno e ideazione grafica di Andrea De Luca

4 commenti:

  1. benvenuto miro nel team d'impatto! cosa meglio del rock può fare al caso nostro? inaspettato irriverente e open-min, questo viaggio sarà sicuramente un successo!

    RispondiElimina
  2. Benvenuto tra noi, Miro Truk, anche da parte mia.
    Conoscendoti bene, sono convinto che ci divertiremo molto a solcare i mari del rock! Questa presentazione era un piccolo assaggio. Non ci resta che attendere le prossime settimane!

    RispondiElimina
  3. http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/12/14/foto/2011_un_anno_di_santi_rock-10189292/1/
    a proposito di rock...
    andrea per favore vorrei un presepe!!1

    RispondiElimina

Archivio blog

Cerca nel blog