14 aprile, 2011

Totò e l'Unità d'Italia


Per il 150° dell' Unità d'Italia sono stati ricordati, proclamati, analizzati, festeggiati, discussi tutti i personaggi che hanno contribuito a rendere il Paese così com'è oggi.

Il 7 aprile in Senato si è voluto rendere merito anche a un grande del cinema italiano. Proviamo a riassumere brevemente la sua storia e a capire perchè, proprio lui, è stato scelto come simbolo dell'Unità del nostro Paese.

NOME: Antonio.


COGNOME: Nato Clemente, viene riconosciuto più tardi da Giuseppe de Curtis da cui prende il cognome che tutti conosciamo.


SOPRANNOME: Totò, il Principe De Curtis.


TITOLI: Antonio Griffo Focas Flavio Dicas Commeno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio,altezza imperiale,conte palatino,cavaliere del sacro Romano Impero,esarca di Ravenna,duca di Macedonia e di Illiria,principe di Costantinopoli,di Cicilia,di Tessaglia,di Ponte di Moldavia,di Dardania,del Peloponneso,conte di Cipro e di Epiro,conte e duca di Drivasto e Durazzo (riconosciuti quando Antonio viene adottato dal Marchese Gagliardi Foccas).


SEGNI PARTICOLARI: Dislivello di un centimetro tra i due lati del volto. La narice sinistra del naso si atrofizza in seguito ad un colpo ricevuto, per sbaglio, da un professore.


ORIGINI: Nasce nel rione Sanità di Napoli il 15 febbraio 1898. Di lui si prende cura sua madre: Anna Clemente.


EDUCAZIONE: Riceve la prima educazione da sua madre, studia al ginnasio, intraprende un percorso per diventare prete ma a 14 anni abbandona gli studi e a 16 si arruola nell'esercito.


CARRIERA: Nasce come attore tatrale a Napoli, si trasferisce a Roma ma la strada per il successo è dura e ci vuole un bel po' di tempo prima che il suo lavoro venga apprezzato. Quando questo succede inizia a girare i teatri di tutt'Italia. La sua fama è inarrestabile, lavora a Barcellona e viene richiesto in Messico. La sua esperienza nel cinema inizia nel '37 con "Fermo con le mani", Totò interpreta 97 film in trent'anni visti da 270 milioni di persone.


DONNE: Totò ama le donne, in particolare Liliana, Diana e Franca. La prima si suicida dopo che Totò decide di lasciare lei e Napoli per lavorare a Padova. Con la seconda si sposa nel 1932, dal matrimonio nasce la figlia Liliana. Lei, però, lo lascia per sposarsi con un avvocato, a lei è dedicata la canzone "Malafemmena". Con l'ultima si sposa segretamente (anche se Franca l'ha sempre smentito) in Svizzera, lei gli da un erede che, però, muore appena nato. I due saranno legati fino alla morte di Totò.


MORTE: Totò muore il 15 aprile 1967 in seguito ad un problema cardiaco. Il suo ultimo desiderio è di essere riportato a Napoli dove verrà celebrato il funerale tra una folla di circa tremila persone. Totò è seppellito nella cappella di famiglia dei De Curtis insieme al padre, la madre e Liliana.


Non c'è dubbio che Totò sia uno dei personaggi-simbolo dell'Italia, tutti hanno riso almeno ad una alle sue battute, tutti conoscono almeno una piccolissima parte della sua storia. Ma perchè proprio a lui si attribuisce il merito di aver collaborato all'unità d'Italia? Secondo me la risposta più esaustiva è quella che hanno dato le senatrici Colli (Pdl) ed Armato (Pd) che hanno voluto questa celebrazione in Senato:



''Toto', maschera e icona della cultura popolare italiana, ha contribuito attraverso i suoi film all'arricchimento della lingua italiana: fatta l'Italia Unita, Toto' ha certamente contribuito a fare gli italiani e a rappresentare in Italia e nel mondo lo spirito e la genialita' del nostro Paese''.


http://www.youtube.com/watch?v=ySagjuFQdp0

1 commento:

  1. "Noio... volevam... volevàn savoir... l'indiriss...ja.." :-)

    Brava Ga!
    Elena

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