02 giugno, 2011

C'era una volta, due volte, tre volte...

Settimana scorsa ho visto "Una
notte da leoni 2", film molto demenziale ma molto divertente.

Ma non avevamo già riso abbastanza con
il primo?

Ormai i sequel sembrano andare sempre
più di moda, esiste quello di Cenerentola e la Sirenetta, quello di Titanic, quello di Dirty dancing, Sex & the City, Pirati dei Caraibi (siamo al quarto!), Fast & furious (quinto!).. Se poi pensiamo ai grandi classici come Rocky o Lo squalo..!

Mi chiedo se tutto questo ripetersi non
sia un po' un accanimento terapeutico cinematografico.
C'è il rischio di annoiare la platea,
a meno che non sia costituita completamente fa fans sfegatati.

Altre volte il seguito di un film è
così deludente che si sarebbe preferito non averlo visto affatto.

Perchè insistere nel prolungare la trama di un film fino, a volte, a sconvolgerla completamente?
Se il primo ha avuto un buon riscontro e una buona critica, perchè rischiare di rovinare tutto? E se, invece, è stato un completo fiasco, c'è proprio bisogno d'insistere per migliorarne la sorte?
Non vi è mai capitato di scoprire che esiste la continuazione di uno dei vostri film preferiti e decidere di non guardarla?

A volte il pubblico è nostalgico e si affeziona tanto alle storie che può trovare piacevole sapere che ci sarà una continuazione.. Ma, pensandoci bene, questo senso di dispiacere alla fine di un film che ci è piaciuto particolarmente non contriubuisce a rendere il film stesso ancora più interessante?
Insomma, forse a volte sarebbe meglio sapersi fermare senza rischiare di andare troppo oltre, non pensate?

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