22 dicembre, 2011

La "lettera" di Ernesto, a cura di vitobenicio zingales

Queste sono le parole di Ernesto, presidente dei SaF, recate ieri, 21 dicembre, da Camilo ed Aladino, fratelli del Club, con le loro Street Bob, agli uomini della Marettimo occupata.

Un segno, piccolo, ma un segno ... come quelli che, metro dopo metro, vedi "illuminarsi" in strada: da un orizzonte inaspettato a quel "mare" di calma, raggiunta la meta, dopo il grande viaggio. Nello spirito della "desiderata Ithaca": il sogno dei SaF.


Amici carissimi,

è proprio vero che il grande sogno di libertà
passa, giorno dopo giorno, tra le terre e le strade
delle attese, del sacrificio, del dolore.
E' proprio vero che, come nei grandi viaggi, la meta ultima
coincide con l'origine di un sogno ... un grande sogno. Avremmo
dovuto e voluto essere in tanti, ma è una piccola
"macchia" che muove verso la vostra generante bellezza,
una piccola, sparuta pattuglia di uomini che dirige
il loro cuore all'unisono con il vostro.
Spero che il vostro sacrificio possa superare 
le darsene dell'indifferenza, del brutto, dello stagnante
ed avere quella giusta ricompensa ...

Voi, Uomini semplici, lottate per qualcosa che va
aldilà del diritto al lavoro, voi lottate per il sogno
di tutti: la libertà. 
Ed ecco per voi, un piccolo e umile segno: tre parole, SaF.

SaF il nostro simbolo di libertà ... vogliate avvicinarlo
alla eco della vostra grande fede.

con onore e rispetto,


da Palermo, i SaF ... per un segno di speranza

Ernesto


SaF


Stray and Forever   


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