07 aprile, 2012

strade, di vitobenicio zingales

c'è chi le percorre le strade sino in fondo. c'è chi è nato con le strade di sotto e chi invece le deve cercare tutta una vita. c'è a chi viene facile percorrerle, per quel dio benevolo e compiacente, c'è chi versa sangue passo dopo passo, per i deserti e le tempeste che incontra, tra impervie mezzerie e viscidi tornanti. c'è chi le abbandona, per superbia, egoismo e brutale cattiveria, c'è chi, dopo aver capito l'errore, ne disegna, tra soste e cadute, l'immane risalita. c'è chi le compie solo per un tratto, poichè in esso è lo specchio della vita e chi, invece, le fa proprie, sin l'ultimo dosso, malgrado la morte nel cuore. c'è chi finge d' aver vissuto le strade, per aver smesso, al primo dei passi, il sogno della vita e chi, invece, malgrado le colpe, ne insegue la trama fino al respiro battente dell'ultimo passo. c'è chi gli volta le spalle al primo brusio, tra le cose del bosco e chi, invece, con la paura in vena, ne traccia il cammino fino al primo alito di luce. c'è chi, in nome della vita e malgrado l'imperfetto ordito, tutto umano, ne fa degno insegnamento e chi, invece, le nasconde nella vile menzogna di una stretta di mano.
c'è chi la percorre tutta la strada, malgrado la vita e la morte, nel grande viaggio, siano le uniche compagne tra le divise pareti del cuore.  

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