
fatti mare appena chè non hai più tempo per risalire dio dal quel bere gocce accanto. la tua gola racconta odori di tenaglie oscene e il tuo "comunque vivo" è carne ormai per i numeri tiepidi dello sbaglio. adesso vinta, non tentare il museo grigio dei passabili ritorni e non obbligarti a digerire il turno svelto degli amanti. la tua schiena e' pelle viva al sale del letto vuoto. fatti mare appena chè il buio sa farsi ancora umido al misurato pasto dei tuoi occhi ancora ...
vbz
photo bryan remer
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