faceva calmo, il vento assente e il silenzio sul bordo dello zenit. a gocciolare erano le campane: l'intendere del dio, produceva la solita chimica degli effetti, solo macchie di ricordi e in lontananza, cani. dai solai ai sotterranei, deliziante terrore.
il suo nord era perfettamente "pulito". l'archittettura della fine pronta.
poco distante dall'orizzonte senza uscita, sotto osservazione ovunque, come in una specie di datacontrol nascosto dove ogni intendere ha un nome e un segreto. aveva un prezzo e avrebbero potuto eliminarlo solo per "quel minimo sospetto". sapevano bene chi era e in che modo nutriva le sue illecite aspettative. un solo sbaglio e avrebbero inviato i suoi dati a dio. non era un numero per i loro calcoli, non possedeva un peso, non era una un concetto e nemmeno un programma chiaro, colpiva su contratto e ciò che era musica per lui, per loro era un rumore bianco!
era l'errore, ma era parte dell'antidoto. a nessuno interessava la sua opinione, semmai in vita ne avesse avuto una tutta sua.
la linea di tiro, fra bocca di fuoco e bersaglio, era sgombra. le coordinate dell'obiettivo erano precise, effettuò una sola correzione: tutto era pronto.
sì, l'agonia dell'obiettivo era già nel mirino e la vittima pronta a svelare il volto al suo nero limbo.
a duecento metri, il suo contratto.
solo un colpo, la parabola discendente, l'impatto ...
caricò per l'ennesima volta l'arma. un altro puntamento, dal cielo eccelso del suo inferno quotidiano. ma il suo prestigio era stesso in terra, terminato, a duecento metri dalla sua coscienza laterale.
aveva deciso di non esistere e dio, come sempre, fu dalla sua ...
vbz
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