12 ottobre, 2012

lègami, di vitobenicio zingales

lègami.
prendeva da quel sangue il culmine d'ogni vena, riconoscendo al getto tutti gli istanti delle ali. e si faceva bocca, piano ... al dettaglio di quel mordere. assorbiva da quel pulsare l'adesso d'ogni colpo, attribuendo all'urlo tutte le colpe delle gocce. si faceva sporco vicolo nel generarsi dei capezzoli, infamando ogni angelo se tentavano uno slancio: e incendiava carne, lenta ... traducendo azzurro il mio inferno. Divorava fendente, l'inguine dei miei debiti, riconoscendo al delitto le cause del paradiso. E al cessare di quelle ali pretendeva il dio proibito, dissetando ancora l'acqua e il palato.  
lègami, diceva, e io, sangue, mi facevo pasto. 
vbz
photo, nikola borissov, women

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