28 novembre, 2012

aeterna, di vitobenicio zingales

aeterna
 
erano mani che il mio inferno sapeva bene e io le guardavo dire dio in quelle sintesi di promesse a gocce. erano coscienze sanguinanti orgasmi e mordevano, tentando elemosine ancora di memorie. erano vendette oscene che sbilanciavano a pugno, vibrando torbide ipotesi di dolo. erano indecenti risalite tra i miei  pruriti e quel chiedere sete di toni a taglio. e le guardavo, aritmetiche di ghiaccio, raccogliersi in ginocchio, replicando liturgie di demoni a schizzo. mi amavi morire, ti dicevo salvami ... erano mani su quell'unica linea di vene che non riconosce addii.

erano mani, se volevano essere dio.
 
vbz

7 commenti:

  1. che forse per dispetto, forse solo per dispetto, da sotto quest'insano pasticcio di demoni uomini e dei, si staglia un fiore minimo. incerto. un bene senza titolo. una necessità del tutto. forse...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. un bene senza titolo ... forse. ma senza geometrie di colpe.

      Elimina
  2. Risposte
    1. dagli errori e dall'eludere ... ho imparato la musica. grazie, anonimo ...

      Elimina
  3. ...e intonante.pure

    RispondiElimina
  4. sapessi quante cose mi sfuggono, invece...

    RispondiElimina

Archivio blog

Cerca nel blog