siamo frangibili esclamazioni, rotabili domani senza titolo, dischi orario senza inizio tra evenienze compatibili e deplorabili ricatti. siamo tiepide prudenze, democrazie sottovuoto, siamo un'altrove senza prezzo rilevante, scontrini battuti a saldo tra macchie di voglie uguali. siamo differenze cieche, scarti di intervallo tra sorsi di nebbia in mezzo. siamo i contabili dello sfratto esecutivo notificato al nostro ieri, lacci cointestati ai nostri ricalchi in copia. siamo l'altra metà del palazzo al buio, destinatari di malinconie a vista, tra promesse senza pelle. siamo ustioni in bianco e nero tra combustioni di piccoli sentimenti, quell'ultima bordata di puttane e demoni all'incanto. siamo l'oltre accidentale di un assegno a vuoto, quel souvenir d'albergo da pretendere sempre gratis. siamo quel sottrarre resto al resto dello zero, quell'insanabile debito di ricordi in rosso. siamo fermi sempre in viaggio, rumori sottofondo e aritmetiche condanne. siamo ordinari delitti tra false ricevute d'acquisto, quel procurato alibi al chissà cosa dirà la gente, quell'addebito di anemici orrori in fondo al cuore del lungo corridoio. siamo il rovescio della facciata alla sera, tra grammatiche di inservibili rimpianti. ma di che parole siamo fatti se siamo virgole di un troppo tardi senza trama ...
siamo solo lampi di stoffa al vento ...
vbz
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