20 febbraio, 2013

Monouso, di vitobenicio zingales


Monouso

Dal suo posto, l'uomo di una sera, discuteva di avanzi, ragionando sull'arte di imbustare vertebre di orgasmi sottocosto. Della vita, ormai, abitava le cose che, nell'orrore del solaio, tornavano sbozzate alle eccedenze della fede. Era nato a cinquant'anni da un prologo di acconti, con le promesse che fanno tardi e con un motivo senza occhi. Era il cliente di una sera e dei mille forse di una chiave. Discuteva di scarti, con quella certa padronanza dei finali a rate ... era "lui", quella clausola variabile in fondo alle ragioni di una vita monouso.

vbz

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