20 marzo, 2013

miserabilia, di vitobenicio zingales

miserabilia
 
erano alluvioni d'oblio, amico mio ... che non c'era posto sicuro neppure per il più avvezzo all'indifferenza. io stavo col mio tempo piano, seduto a guardare, dall'opaco occhio dei vetri, i platani e tutto quel ben di dio.
 
vbz

12 commenti:

  1. Io un posto ce l'ho. Abito s'una lama lucente, che specchia il cielo, a volte , e mi magica pavimentazioni da vertigine. E' un posto altamente sismico,considerando affondi e sfilate...ma la struttura non teme cedimenti. E' che mi ritrovo ogni tanto infilzato nei bui, ma in condizioni di calma e di specchio a favore , ci si puo' pure fare i picnic come al lago e stendersi al sole.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. indicami la strada e lo svincolo verso cui involarmi ...

      Elimina
  2. Scorri leggero con le labbra l'interno del tuo braccio fino al polso. Allungati di un soffio fino al palmo. Cala le dita a contenere naso bocca e mento.e fermati li dentro almeno un po'. Respira senza fretta . Esplorane gli odori
    . S'effondera' imperioso quello vero
    ... Il solo tuo... Che per un po' sara' difficile staccarsi dalle dita....... parti da li'. ma certo gia' lo sai.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. grazie anonimo ... li sentirò la mia antica e lieve brezza ...

      Elimina
  3. quando rispondi senza voglia si capisce.

    RispondiElimina
  4. scusa. volevo dire "si sente".

    RispondiElimina
  5. mezzanotte di tre lampade, mi piacerebbe disegnarla ancora sul mio taccuino rosso ...

    RispondiElimina
  6. un taccuino rosso, perduto in strada ... tra urla e follie .... oggi posto tra i miei vecchi scaffali sentimentali ...

    RispondiElimina
  7. http://www.youtube.com/watch?v=zWHLZ8sLTdA

    RispondiElimina

Archivio blog

Cerca nel blog