23 febbraio, 2010

BRENDA, di vitobenicio zingales


BRENDA
un nome. una parola che non si dice. uno di quei segreti che è meglio tenere lontano. per igiene. e decoro. pudore. e pubblica salute. uno di quei bravi e lievi ingranaggi che, al solo tocco di uno stronzo dito mignolo, fa muovere gli "apparati". innescando guerre. e ricatti. nani e giganti. al palazzo. tra i potenti. in fondo allo stomaco del potere. il potere. il possesso. un nome. che da solo fa male. in vendita. per pochi, ma giusti. di quelli che il silenzio conta. una puttana per quei taluni, il paradiso per quegli altri. una di quelle che magari... almeno una volta... hai sognato di farlo. in segreto. nel segreto di quattro orgasmi a noleggio. e adesso? sssst, silenzio. di più: bam, bam... agire, coprire e uccidre. per un nome? no, per il bene dello stato. e di quei taluni. e anche di quegli altri. un nome. colante. sulla verticale di un muro. liscio. opaco. sbiadito. e di gomma.


"serrate i ranghi ... il personaggio è da mandare agli atti."
brenda.
un nome.
l'oblio.
e un altro segreto. di stato.

vitobenicio zingales


Foto: andrea de luca

1 commento:

  1. miiii vitù, mi sei mancato come scrittore qui in D'Impatto!!!!
    cacchio è vero...tutto messo a tacere..con buona pace di quell'anima e di quella madre che dal sud-america ha pianto il corpo freddo della sua discendenza

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