23 aprile, 2010

Basilicata coast to coast

La Basilicata: ci devi credere per fede. Così esordisce il disorientante Rocco Papaleo.

Ed effettivamente penso al fatto che, non me ne vogliano le suddette regioni, Basilicata, Molise e Abruzzo sono state per me sempre un mistero. Questo ovviamente non è stato motivo di frustrazione geografica, ma anzi, ha accresciuto in me l’esoterico valore di queste terre… Fino alla visione di questo film… Che è stata per me rivelazione, epifania di un insolito paesaggio, raccontato attraverso le canzoni di un gruppo alternativo ed ecologicamente sostenibile che decide di percorrere a piedi la Basilicata dal Tirreno allo Ionio. In quella distanza, poco più di un’ora di macchina, ma ben 10 giorni a piedi, c’è tutta l’epicità e la polverosa ed umoristica visione del Cervantes: un gruppo di amici che guidati dal sogno della partecipazione al glorioso festival di Scanzano Ionico, si confronta con i tanti mulini a vento delle loro personali storie illuminate dalla asprezza e dalla luminosità inaspettata della terra di Basilicata. Rocco Papaleo, Alessandro Gassman, Paolo Briguglia, Giovanna Mezzogiorno e un inedito Max Gazzè compiono il miracolo di aver portato nei cinema un altro Sud (e lo sa il cielo quanto se ne sentisse il bisogno), un Sud sconosciuto che ci ricorda attraverso questo gruppo di viaggiatori quanto si debba star aggrappati anche da adulti, mani e piedi, ai propri sogni e quanto questo costituisca un atto di responsabilità e di serietà verso la routine di ogni giorno….Un Sud che ci ricorda che il nostro paese è anche quello di “Cristo si è fermato ad Eboli”, ma lo fa con la leggiadria e il frasario fantastico di un moderno Calvino (Papaleo regista).
Elisabetta Costantino

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