22 gennaio, 2009

Del bene e del male.

Del bene e del male.
Ancora una volta sull'aspro conflitto che vede le schiere dell'oscuro confliggere con le buone volontà viventi il mondo. Aldilà di quanto possa apparire infallibile la cosa, l'alternarsi della disputa, da quando esiste il genere umano ad oggi, innerva sulla pratica della buona concordanza, laddove i punti di convergenza suscettibili di riunire gli uomini di buona volontà in uno spirito di tolleranza indifferente o attiva, non vengono più deliberatamente esplorati. E' preferibile l'egoismo più sfrenato al più noioso e poco mercantile degli altruismi. Oltre lo zero è solo lo zero... e indagare la "noia" è uno di quei lussi che solo pochi si concedono. Alcune merci risultano invendibili ed improponibili, altre, per contenere il popolo imbecille o le solite irose avanguardie pensanti, risultano tecnicamente perfette e assolutamente adatte al "fabbisogno" delle moderne democrazie, soprattutto ai protocolli delle più potenti fra le sociocrazie occidentali. Tutto ciò che è riferibile alle certezze terrestri è solo corruttibile dalla morte e fino al limite dell'essere nel mondo è godibile in quanto estremamente possibile. Il piacere mi viene solo dalle certezze che posso. E chi mi determina sono le cose che agisco. Non mi pongo sullo scarto fra bene e male perchè la mia valenza d'uomo-eroe è riconosciuta dal mondo per il piacere che offro in possibile certezza. Ancorchè illimitatamente immorale, tutto serve alla giustezza del mio piacere che io sia il primo fra i potenti o l'ultimo anonimo dei cittadini, che io inneschi la più brutale fra le guerre o eserciti il diritto al voto nella speranza d'ottenere quel poco di dignità umana e sociale.
Quella gnosi superiore che poneva l'accento sull'"Uomo di desiderio" e postulava una "tradizione prima" appare sommersa dai fanghi propri del mondo dei sensi e a tal punto che il suo dorato guazzo pare confutare qualsivoglia verità fra i migliori ed illuminati ragionamenti scientifico-spirituali. Aldilà della mera parvenza dei sensi è soltanto ed unicamente lo zero. Come la vita, la fede, la patria, la bellezza, la sapienza.
Ed ecco, io mi do alle tenebre per contemplare i più eccelsi culmini della materia e per trovare attraverso essi la comunione immediata con l'empirico e il fenomenico. Nessun'altra "cerimonia parallela" può recarmi quel sommo piacere che mi viene direttamente dalla più rozza delle esperienze. Aldilà dei miei occhi nulla può essere più sublime della carne che avvolge la vita. Ed ecco, io uccido. Ed ecco, io mi beatifico nella morte perchè solo dal sangue predato colgo i rapporti fondamentali tra i vari livelli della realtà, dal più effimero al più avvenentemente disastroso. La funzione salvifica e soteriologica mi viene solo se devasto, solo se alla mia terrestresizzante intellettualità non pongo limiti. Ed ecco, io uccido. E mi piace... mi fa Dio. Le verità più elevate mi sono state comunicate dal palcoscenico della storia soavemente avvinto dalle connessioni al corpo e alla terra. Io sono tra i "pronti" poichè figlio esclusivo della Ragione Umana e per quanto possa apparire infausta la mia natura, io sono molto più simile a Dio e più di quanto anelerebbero tutti quelli che qualcuno sulla croce o dal deserto ebbe a definire come "i portatori di umanità". Ecco perchè uccido. Io decido, io sono. E fra il bene e il male scelgo la più oscura fra le ipotesi poichè in essa e soltanto in questa Io mi ricordo. E a voi ricordo che sono il più potente fra gli Dei conosciuti, da quell'antico evento che mi fece uomo.
Credetemi, è molto più lusinghevole e meno appariscente la mia menzogna di quanto non siano le ingannevoli verità contenute nel Logos.
Ed ecco, in verità vi dico: uccido, io sono.

Foto di luca lucchesi.

2 commenti:

  1. Mi piace l'idea: una foto per un racconto!

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  2. benvenuto caro azzurro,
    spero che questo particolare "viaggio" possa darti ciò che ti aspetti dal nostro "d'impatto". la redazione cercherà di soddisfare le tue attese. per il concorso "una foto per un racconto" basta inviare la foto all'indirizzo mail vito.zingales@libero.it
    le opere verranno valutate e la migliore di queste andrà sul blog, e quindi in rete, fino alla prossima edizione insieme al racconto che io stesso gli "cucirò" addosso.
    allora a presto!

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