VINCENZO CRIVELLO
1. Che cosa significa incontrare nel proprio percorso di vita e artistico Vito Benicio Zingales? Mi riferisco soprattutto al suo mondo così complesso e così a tinte forti…Una tavolozza dal rosso al nero.
La mia “esperienza” di Vito è tutt’altro che intrisa del suo nero, anzi nel mio pensiero Vito è una persona estremamente solare legata ai paesaggi rurali, alla dolce campagna di Gibilmanna e a piacevoli ricordi di una amicizia più che decennale.
2. Cosa ti rimane dentro di un personaggio così “fuori” (dagli schemi, dalla società, dal conformismo) come Alfa, protagonista del racconto “Da mezzanotte a zero”?
Nella mia carriera personale mi è sempre capitato di confrontarmi con personaggi, con ruoli molto simili ad Alfa. Forse per la fisionomia, per qualche particolare tratto del mio viso mi sono trovato spesso nel ruolo del bullo, del ragazzo di strada…diciamo. Per cui adesso lo percepisco come un “vestito comodo”, come un abito che indosso senza particolare fatica. Prendo anche in parte, come un po’ tutti gli attori, dal mio vissuto, ma mi ha aiutato molto, ripeto, questo mio particolare percorso artistico.
3. Cosa significa essere oggi, come ieri del resto, attore siciliano…cioè nascere qui e tentare di emergere?
Io non sono del tutto pessimista, tanto è cambiato negli anni e adesso assistiamo alla affermazione di una giovane scuola di attori siciliani, mi riferisco tra i tanti, a Luigi Lo Cascio, a Claudio Gioè, a Paolo Briguglia, a Corrado Fortuna, per fare dei nomi…Certo non ci si può illudere che oggi trionfi la meritocrazia, perché purtroppo, per certi versi, è ancora un sogno….Ma qualcosa è cambiato. Anche se all’interno di ruoli che ruotano attorno alla “sicilianità” stereotipata….il mafioso, il poliziotto, il ragazzo di strada, ecc…Però si fa avanti quella classe di giovani professionisti di cui parlavo.
4. Quali sono i tuoi progetti futuri?
A breve, l’8 Maggio, uscirà nei cinema il film “Il sangue dei vinti” per la regia di Michele Soavi, tratto dal libro di Giampaolo Pansa: un cast d’eccezione guidato da Michele Placido; poi ho girato “Notte blu cobalto” per la regia di Daniele Gangemi e infine “Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio” (in produzione), tratto dal libro di Lakhous e diretto da Isotta Toso. Per la televisione invece, uscirà il progetto di “Intelligence - servizi segreti”, con Raul Bova e per la regia di Alexis Sweet, già noto per la fiction RIS Delitti Imperfetti e molte altre.
intervista di e. costantino
1. Che cosa significa incontrare nel proprio percorso di vita e artistico Vito Benicio Zingales? Mi riferisco soprattutto al suo mondo così complesso e così a tinte forti…Una tavolozza dal rosso al nero.
La mia “esperienza” di Vito è tutt’altro che intrisa del suo nero, anzi nel mio pensiero Vito è una persona estremamente solare legata ai paesaggi rurali, alla dolce campagna di Gibilmanna e a piacevoli ricordi di una amicizia più che decennale.
2. Cosa ti rimane dentro di un personaggio così “fuori” (dagli schemi, dalla società, dal conformismo) come Alfa, protagonista del racconto “Da mezzanotte a zero”?
Nella mia carriera personale mi è sempre capitato di confrontarmi con personaggi, con ruoli molto simili ad Alfa. Forse per la fisionomia, per qualche particolare tratto del mio viso mi sono trovato spesso nel ruolo del bullo, del ragazzo di strada…diciamo. Per cui adesso lo percepisco come un “vestito comodo”, come un abito che indosso senza particolare fatica. Prendo anche in parte, come un po’ tutti gli attori, dal mio vissuto, ma mi ha aiutato molto, ripeto, questo mio particolare percorso artistico.
3. Cosa significa essere oggi, come ieri del resto, attore siciliano…cioè nascere qui e tentare di emergere?
Io non sono del tutto pessimista, tanto è cambiato negli anni e adesso assistiamo alla affermazione di una giovane scuola di attori siciliani, mi riferisco tra i tanti, a Luigi Lo Cascio, a Claudio Gioè, a Paolo Briguglia, a Corrado Fortuna, per fare dei nomi…Certo non ci si può illudere che oggi trionfi la meritocrazia, perché purtroppo, per certi versi, è ancora un sogno….Ma qualcosa è cambiato. Anche se all’interno di ruoli che ruotano attorno alla “sicilianità” stereotipata….il mafioso, il poliziotto, il ragazzo di strada, ecc…Però si fa avanti quella classe di giovani professionisti di cui parlavo.
4. Quali sono i tuoi progetti futuri?
A breve, l’8 Maggio, uscirà nei cinema il film “Il sangue dei vinti” per la regia di Michele Soavi, tratto dal libro di Giampaolo Pansa: un cast d’eccezione guidato da Michele Placido; poi ho girato “Notte blu cobalto” per la regia di Daniele Gangemi e infine “Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio” (in produzione), tratto dal libro di Lakhous e diretto da Isotta Toso. Per la televisione invece, uscirà il progetto di “Intelligence - servizi segreti”, con Raul Bova e per la regia di Alexis Sweet, già noto per la fiction RIS Delitti Imperfetti e molte altre.
intervista di e. costantino
di te hanno detto: ma è lui il vero Alfa? come dire: ma sei entrato nel personaggio? no, lo hai fatto vibrare come vibra all'olivella e come vive tra le mie parole.
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