19 ottobre, 2009

Passeggiando in via Condotti...


Passegiando in via Condotti,
i tuoi passi li paghi, senti che ogni singolo movimento del piede è a pagamento. La sensazione è strana: nonostante la pesantezza dei giorni di una crisi che non è qui, che non tocca questa via, ti aggredisce il leggero salire di bollicine. Sì bollicine. Ti snervano, ti esaltano, c'è oro, ci sono i colori, quelle marche, i flash dei fotografi...C'è Brad, Richard e Clooney: il glorioso film festival. C'è chi tenta di ingannare perfino il diavolo...Come Parnassus.
Dopo aver tentato di ingannare la crisi, il freddo pungente di 7 gradi, il senso di nausea e se stesso.
C'è chi tenta di ingannare lo stato e la morte e ha un papello di cose da dire...Per non morire, per non rischiare di vivere, ancora...così.
C'è chi picchia il bambino disabile che le era stato affidato e che forse dovrebbe pregare adesso per non soffrire nella propria anima quella disabilità.
Ma restiamo in via Condotti: scarpe troppo alte. Inciampo.
Prendo un drink: sì, mi dia un succhiotto e dove lo devo prendere? Da dietro...? A sì. E rido, ridiamo.
Ridiamo qui, come si ride altrove. Non di più. Forse però in modo più chiassoso.
Non che la risata non sia giusta...Soprattutto in questo periodo di crisi...
La piega terrà ancora. La calza non è smagliata.
E se non trovo un cazzo di motivo per ridere.
Posso sempre sorridere. Sì. Misuratamente sorridere.
Alla vita, alla speranza, alla voglia di non perdersi. Alle vetrine di via Condotti.
Elisabetta Costantino

4 commenti:

  1. passeggiando su quel catrame, fra marciapiedi e sbrilluccicanti vetrine, immaginavi mondi così indifferentemente lontani eppure vicini alla tua memoria?

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  2. apro con un: mi mancaviiiii...
    e continuo con...non so. lì in quella strada, in quel momento sono stata come anestesizzata dal piacere e solo dopo...allontanatami ho fatto il confronto con l'oggi, con il mio oggi, con l'oggi di tutti gli altri giorni.
    Ma a mia discolpa posso dire che l'anestesia ha dato effetti collaterali, la nausea per certe cose, certe viste, certe sviste è per fortuna rimasta.

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  3. due giorni luccicanti... che lasciano l'amaro in bocca per chi ha tanto investito, credendo in qualcosa che luccica nell'animo.

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