07 agosto, 2010

Appunti di due turisti NON a caso di Andrea De Luca

Il cielo dipinto, in questa calda domenica d’estate, è talmente ben fatto…!
Perfino i valorosi condottieri in vetrina, certi di una imminente adozione, sembrano perdersi piacevolmente in questa metamorfosi di colori.
Palermo si sveglia lentamente, senza corse isteriche e parcheggi da inventare. Rimane ferma, un po’ come le statue che vegliano sul riposo della Cattedrale. Anche loro sembrano più rilassate del solito, con un colorito decisamente più estivo. E mentre ti chiedi insistentemente perché, ancora oggi, i negozi di souvenir riescano a vendere le macchine fotografiche usa e getta a prezzi irragionevoli (…), ci troviamo a scendere nel cuore pulsante della città. Turista a casa tua… turista, non a caso, tra i turisti.
Mentre camminiamo i cocchieri “grandi firme” lanciano sguardi fulminanti per un giro del centro, pavoneggiando slogan degni di grandi campagne pubblicitarie. Ed io sorrido, tanto per oggi sono un turista, che mi frega. Mica bisogna specificare… “curò, a paliemmu nascivu!”
Solitamente durante l’anno passi un’infinità di volte per quelle strade, e nessuno ti scambia per turista, ma l’estate ha questo grande potere.
Dall’avvolgente Villa Bonanno, i miei occhi vengono attratti da dettagli solitamente inesplorati: gli angoli diversissimi di corso Vittorio Emanuele, con i suoi negozi storici e gli inossidabili internet point. La statua di Carlo V sembra salutare i passanti accalorati. Fa capolino anche il Re rù puparu, che prende servizio come ogni giorno. Di sfondo palazzi e ringhiere che sembrano usciti da una sceneggiatura del buon Tim Burton… infradito improponibili e cappelli alla Alain Delon, e a meusa dell’angolo, pronta per essere maritata con stile unico…
Insomma ormai siamo dei turisti. La strada non pesa per nulla e non ti fanno male i piedi.
Ci basta una granita, un caffé e… via. Senza neanche pensare se il conto è una specie di rapina.
Continuando il cammino, arriviamo ad uno dei mercati d’antiquariato più interessanti della città, quello di piazza Marina, posto meraviglioso, dove ci perdiamo volentieri tra mille chincaglierie luccicanti, stracolme di passato. In quelle bancarelle si mescola di tutto: dai quadri “rivisitati” alle foto d’epoca, dove si rischia d’incontrare, tra gli sguardi in bianco e nero, qualche parente lontano, da giocattoli malconci e malinconici, ai mobili senza più dimora, dalle locandine dei vecchi film, alle ceste “tutto a 50 cent”.
I venditori non sono per nulla chiassosi, anzi, è proprio uno dei pochi mercati in cui poter osservare senza premura, dimenticandosi del tempo, l’elemento che rende magici quegli oggetti. È quasi ora di pranzo. La nostra piccola spedizione volge al termine. Ancora il tempo di scattare un paio di foto.
Domani riaprono i negozi e gli uffici, creando la solita routine da metropoli di “campagna”.
Mentre la strada s’accorcia, viene da pensare che questa città si ricorda di essere bella ed affascinante soltanto quando non viene popolata dai palermitani, che, come dei mariti distratti, si lamentano solo quando la cena non è in tavola…
Allora alziamoci, senza troppe lamentele, ed andiamo a fare i piatti!
Andrea De Luca


Adesso tocca a voi: turisti NON a caso delle vostre città! Che sia Palermo o qualsiasi altra città, inviateci il vostro reportage e i vostri appunti di viaggio. Pubblicheremo il vostro "viaggio" su D'Impatto affinchè tutti i nostri lettori e sostenitori possano viaggiare insieme a VOI in questa estate 2010!
Inviate foto e scritti ai seguenti indirizzi:
elicostantino@gmail.com oppure helcapitan@gmail.com

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