
Un buon bicchiere d'acqua
Nel riferire di questioni complesse e angosciose quali la situazione social-politica di una nazione, si rischia di agire alla maniera di una voluminosa fontana di piazza che dispensa la sua acqua a una folla accidentale di passanti accorsi soltanto a sciacquarvisi la bocca per pochi istanti, giusto quelli che occorrono a intonare quel fragoroso gargarisma che risponde al nome di Opinione pubblica. Con "Armando e la politica" Chiara Malta intende invece offrirci un buon bicchere del suo recipiente privato, d'un acqua pulita e del tutto incontaminata dai batteri strilloni e denunciatori che pullulano negli acquedotti dell' informazione generalistica italiana quando è ora di presentare i fatti relativi al governo Berlusconi e a tutta quella serie di trasformazioni sociali che questi hanno implicato. Fatti che invece nel documentario vengono tenuti in considerazione solo in relazione alla vicenda privata del cittadino Armando Malta,militante socialista, ma soprattutto padre della regista. Sarà dunque questo rapporto a consentire un resoconto autentico e tutto informale riguardo le cose, osservate da una prospettiva ravvicinata che nulla ha da invidiare a quella ufficial tele-visiva, ma tutto da guadagnare in termini di attendibiltà .
Armando Malta, romano sulla cinquantina, è un uomo che si interessa di politica e da sempre aderente agli ideali promossi dal partito socialista italiano. Nessuno poteva immaginare, soprattuto Chiara, che nel 2000 avrebbe deciso di "passare a destra" e sostenere Berlusconi. Nel 2006 torna pero' a militare col Partito Democratico, lasciandosi alle spalle un passato fantasma che la figlia intende riportare in vita, alfine di interrogarlo sul perche' di quell'improvviso tradimento.
Lavoro ben fatto, che si distingue per un uso estroso del linguaggio cinematografico, tradotto ora in sequenze animate, ora girate in super8, in bianco\nero. Precisa e ironica la voce fuori campo che accompagna tutto il film, film da considerarsi in definitiva più come la visualizzazione di un diario intimo che di un soggetto cinematografico da realizzare e distribuire. "Abbiamo dato molto al film e il film ha dato molto a noi..si può dire che per un lungo periodo vita e cinema sono state la stessa cosa..." (dalla conferenza del Torino Film Festival 2008). Un buon esperimento.
Rick Overato
Grafica di Andrea De Luca
Grafica di Andrea De Luca
in questa italia che vive di trasformismo continuo, mi pare addirittura sovversivo interrogarsi sul perchè di un cambiamento. molto coraggioso. un bel suggerimento rick, che merita di essere seguito!
RispondiEliminaGrande Rick(o)verato!
RispondiEliminadico sul serio.
Non vedo l'ora di vedere le immagini del film!
Andy
a dir poco interessante!
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