
Non esiste al mondo gioia più grande di quella che prova un fuorisede nell’aprire il pacco-sorpresa spedito dai propri genitori. La furia usata nello squarciare lo scotch è simile alla forza della passione. Quei gesti contengono amore. C’è fame. Ecco, la fame. Devi stringere un po’ la cinghia se sei un fuorisede… Poi però, ti arriva un pacco a sorpresa e quasi ti scendono le lacrime quando davanti ai tuoi occhi brillano decine, centinaia, migliaia di barattoli.
L’irritazione che ci procurava la mamma quando ci infilava a forza i panini con le frittate negli zaini prima delle gite scolastiche, è solo un ricordo. Ora l’esagerazione della mamma ci piace, eccome! Questi pacchi giganteschi, che fai fatica a sollevare, sono capaci di cambiarti la giornata.
Ci sono cose che non possono mancare in qualunque pacco mandato dalla Sicilia: bottiglie
di salsa che ha fatto tua madre con tanto di basilico, olio,quello buono, e poi biscotti.
Le coinquiline arricciano un po’ il naso nel vedere i semi di sesamo sui biscotti. Insisto che non è “sesamo”, bensì “cimino” e che quelli non sono “biscotti”, ma “reginelle”. Forse non capiscono. Neanche avessi detto che quelli nella busta erano i celebri ‘nciminati, quasi una colonna portante dell’alimentazione siciliana.
Va bene lo stesso... Li mangerò tutti io. Ogni tanto però, con la coda dell’occhio le vedo, le coinquiline, allungarsi sui biscotti. E se gli occhi non mi ingannano credo anche di aver sorpreso una di loro nell’atto di dilatare le narici e sentire l’odore che sale su dalla busta. E c’era un semino di sesamo, fino a due secondi fa, solitario, sopra la tovaglia. E…"TI VITTI, COINQUILINA!"
Francesca Norcia
Disegno di Andrea De Luca
i pacchi da casa sono un raggio di sole nelle grigie giornate da fuorisede.. carabattole, ninnoli e scatolame, poco importa ciò che contengano basta che ci aiuti nella lotta per la sopravvivenza..
RispondiEliminabiscotti soprattutto.. biscotti che sono qualcosa di più che semplici briciole in fondo ad un sacchetto.. sono il pensiero di chi ci sostiene da lontano..
intanto restiamo qui, in attesa del prossimo pacco :)
Si anch'io ho provato la stessa sensazione ma non da studente fuorisede ma da emigrante disoccupato per esempio: la caponata, mangiata a casa rare volte a Roma da emigrato disoccupatocostituì elemento essenziale di dieta giornaliera oggi tornato a casa da molto tempo non riesco a mangiarla perchè mi ricorda tempi bui in cui la fame la faceva da padrone; quando tornai da Roma infatti ero dimagrito di una decina di chili e ai commenti delle persone ma ti trovo bene sei dimagrito no questo è pititto quindi quei pacchi alimentari che ricevevo sembravano i pacchi dell'ONuU in mozambico!
RispondiEliminaPinello