15 dicembre, 2012

il cliente, di vitobenicio zingales


il cliente


Al bar di sotto è condensa incapace di tempo. Abituali e tra parentesi, i clienti sono viceversa a sè stessi, come dadi sempre pari  al variare di un lancio. Sono "affittasi" a buon prezzo, come sul bordo dispari di prostitute promesse. Di passaggio e tra esclamanti quarti di vetro, i clienti sono rimborsabili consuetudini di viaggio, come pezzi da mettere all'incanto. 

Al solito posto è la ripetibile croce sulle geometrie di un debito paziente ... quel combinare frangibile di gomiti al banco.

vbz

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