io sono costruito col sangue che fiuta. non stabilisco distanze alle vene dei morti, nè faccio parole per quel paio di denti emigranti. io sono lavorato a mano col cuore che impara veleno. non ho depliant di tendini a scatto, nè cataloghi di lattice a getto. io vengo dal fuoco che nutre. non piazzo cerimonie di megattere stanche, né finzioni di baldracche all'asta. io sono sbattuto amplesso di farfalle che puzzano. non volo il cielo, nè affogo dio nell'errore di uno slancio.
io sono prodotto col male già fatto.
sullo spasmo del ghiaccio, piuttosto che il morire dell'acqua, io sono quel rumore bianco.
vbz
Io sono lavorato a mano col cuore che impara veleno. .. perché il sangue che a fiotti si versa non insozza la neve
RispondiEliminaLa p.
la neve ha pazienza ... anche per quel sangue versato. grazie, La p.
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